È domenica. E la politica italiana mostra il suo «lato b» occupandosi di molte cose che stanno in cima all’agenda politica e nella testa degli italiani. Fa un caldo terribile e la prova non è nel termometro, ma nelle dichiarazioni e nei fatti del Palazzo. Quando il sole batte sulle zucche, i risultati di sceneggiatura e plot narrativo raggiungono livelli straordinari. Ecco un florilegio autentico della giornata festiva sulle notizie d’agenzia. Il segretario del Pdl Angelino Alfano si impegna nella titanica lotta per defenestrare la signora Nicole Minetti dal Consiglio regionale della Lombardia. Antonio Di Pietro scende dalla mietitrebbia e dichiara con il suo modo maschio di essere favorevole ai matrimoni gay. Anche Grillo fa sapere di essere d’accordo. Lamberto Dini – classe 1931 – informa il popolo trepidante di appoggiare in futuro sempre Berlusconi. Il democristiano per sempre Gianfranco Rotondi chiede al Cavaliere di potersi prendere cura del Pdl in caso di rottamazione. Si cerca lo sfasciacarrozze più economico. Berlusconi deve scrivere una nota ufficiale per dire a uno sconosciuto da lui conosciuto, tal Volpe Pasini, di non spacciarsi per suo consigliere e di non spargere programmi politici in giro per il Palazzo. Giancarlo Lehner, onorevole del Pdl, chiede le dimissioni di Alfano. Altero Matteoli, onorevole del Pdl, applaude Alfano. Il quale dice di non avere notizie di un addio di Giulio Tremonti al Pdl. Matteo Renzi non crede che Montezemolo correrà. Mentre Renzi corre, ma Bersani non lo fa correre. Adriana Poli Bortone attacca «gli ingrati» che non capiscono la generosità del Cav quando ha deciso di ricandidarsi. Rocco Buttiglione nel frattempo assicura il suo impegno per la grande coalizione. I radicali assicurano il loro impegno per disciplinare orari e luoghi della prostituzione. Samuele Piccolo, consigliere del Pdl a Roma si dimette dalla vicepresidenza dell’assemblea della Capitale. I pm sostengono che è un furbo che ruba. Carmelo Briguglio twitta e si lancia in voli politico-pindarici che capisce solo lui: «Inserire la preferenza unica e il Porcellum si trasforma in magnifico Cavallo alato, basta questo». Osvaldo Napoli, parlamentare del Pdl, lancia il suo messaggio imperdibile: «Ottimale il ritorno di Forza Italia». Giorgia Meloni, ex ministro del Pdl, ha un punto di vista non proprio osvaldonapoliano: «Vorrei segnalare a quegli apologeti del ritorno al passato, che in queste ore propongono la ricostituzione di Forza Italia, che in tutta la sua storia quel partito ha ottenuto al massimo il 21% dei consensi, a fronte del 38% raggiunto al suo debutto, nel 2008, dal Pdl». Daniela Santanchè, onorevole del partito Santanchè, dà l’interpretazione autentica del pensiero del Cav: «Il nuovo partito si chiamerà Forza Italia». Ma non c’era già nel 1994? Francesco Storace twitta più chiaramente di Briguglio e sfodera il suo pensiero sul tema dei temi: «Ci sono gay che non arrivano alla fine del mese. Pensano più a come campare che a sposarsi. Evidentemente quelli del Pd sono ricchi». Cronache dell’Istituto Luce: «Il presidente di Confindustria in bici sullo Stelvio batte l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi». Davvero interessante, ma l’Italia che pedala è un’altra. E anche questa domenica, complice il caldo, nelle dichiarazioni del Palazzo quel Paese che lavora e tira a campare non c’è mai. Si va di Minetti in peggio.  Mario Sechi, Il Tempo, 16 luglio 2012

.……………….Non è il caldo che dà alla testa, è la confusione  (che regna sovrana)  a  spargere calore, avvolgendo nelle fiamme del terrore quelli che avevano vissuto all’ombra di Berlusconi ed ora si accorgono di esser nudi, più loro che il re! g.