CAMERE SENZA VISTA. E BALCANIZZATE, di Mario Sechi
Pubblicato il 13 settembre, 2012 in Politica | Nessun commento »
Il rompicapo della politica italiana dà il mal di testa, ma in realtà la situazione è di facile lettura. Riprendiamo la trama sfilacciata del Palazzo e vediamo qual è il disegno che emerge.
Bersani da spennare. Pierluigi rischia di essere il pollo al tavolo da poker progressista. Alle primarie avrà di fronte due bulldozer, Nichi Vendola e Matteo Renzi. Il governatore della Puglia sulla mappa politica copre l’arcipelago «sinistra-sinistra», quello dove il battello di Bersani non può attraccare perché un pezzo del partito si incazza non appena sente il vendolismo avanzare. Il sindaco di Firenze è un velivolo a decollo verticale e sulla cartina del progressismo occupa la terra di mezzo del «centro-sinistra» che allarga i confini a destra. Traduzione: Bersani è nei guai. Vendola e Renzi gli porteranno via voti pesanti. Dulcis in fundo, il progetto di alleanza con Sel e Udc è un pasticcio culturale. E si vede. Unire gli opposti genera mostri politici. Tanto che Casini ha detto che lui non fa patti con chi promuove referendum contro le leggi del governo tecnico. Scogli in vista.
In fondo, a destra. Il Pdl è impegnato nel «gioco del silenzio». Ma non è una strategia, semplicemente non ha nulla da dire. Il partito di Berlusconi per non rischiare l’esilio deve proporre una soluzione prima e non dopo il voto. Deve dichiarare cosa vuol fare (sostiene un Monti bis? o fa la traversata nel deserto?) e deve spiegarlo a qualche milione di elettori che stanno alla finestra, gente che non voterà per un Cavaliere reloaded, ma è pronta a sostenere una svolta nel segno delle primarie e del rinnovamento. Gli elettori vedono quel che accade a sinistra, vogliono scegliere. Se il gioco democratico nel Pdl è chiuso, finiranno per tifare e votare per Renzi che farà saltare in aria la diga ideologica.
Full Monti. Comincia a spogliarsi del vestito tecnico e diventa sempre più politico. Ha detto al Washington Post che è preoccupato che la politica vanifichi le riforme già approvate e che non ha ancora deciso cosa fare. Invece il Prof in cuor suo sa qual è il suo destino, vorrebbe solo che non fosse così: il salvatore di Camere senza vista, grillizzate e balcanizzate. Mario Sechi, Il Tempo, 13 settembre 2012