VERGOGNA

COME NELLE DITTATURE: LA CASSAZIONE CONFERMA LA CONDANNA AL NOSTRO DIRETTORE. PENA AUTOMATICAMENTE SOSPESA, MA RESTA UNA VERGOGNA PER TUTTO IL PAESE. SALLUSTI: “MI DIMETTO”

(Il video è visionable sul sito del Giornale)

La Federazione Nazionale  della Stampa, subito dopo la scandalosa sentenza della Cassazione che ha condannato un giornalista per una opinine tra l’altro non espressa da lui, ha diramato un comunicato violentissimo contro la sentenza definita barbara e assurda. Domani, raccogliendo l’invito della Federazione d ella Stampa, e  in attesa di ulteriori azioni di protesta, i giornali italiani usciranno con spazi bianchi accanto agli editoriali dei direttori, molti dei quali hanno già espresso la loro piena solidarietà al direttore Sallusti e fatto propria la condanna senza mezzi termini di una sentenza che ricaccia il nostro Paese nel Medio Evo e lo avvicina agli ultimi  paesi  al mondo dove regna la dittatura che mette il bavaglio alle opinioni. Da parte nostra, da sempre estimatori del Direttore Sallusti, gli esprimiamo la nostra solidarietà e l’apprezzamento per la decisione annunciata ai giornalisti del Giornale  che non intende chiedere l’affidamento ai Servizi Sociali (perchè non ho fatto nulla per cui debba redimirsi, ha dichiarato Sallusti) nè chiedere la grazia a Napolitano considerato da Sallusti corresponsabile della deriva dittatoriale della magistratura italiana. Sempre da parte nostra riteniamo che a questo punto il centro destra nei cui confronti è stato consumata l’ennesima aggressione sotto forma di condanna del suo maggior e più brillante esponente giornalistico la smetta di ciurlare nel manico e si decida , ora, subito, a staccare la spina a Monti e al suo ministro della Giustizia, il peggiore e sopratutto il più don Abbondio dei ministri della Giustizia che si sono susseguiti nel nostro Paese dopo la seconda guerra mondiale. Infine una amara constatazione. In Italia i giudici fanno a gara per trovare codicilli che consentano a ladri, assassini, magnacci, delinquenti, compreso quelli di marca politica,  di rimanere in libertà, non ne hanno trovato uno per evitare che l’onta del disprezzo internazionale calasse sul nostro Paese che ora, lo sappia il signor Monti, può finalmente  portare una bandiera in giro per il mondo, quella dell’oscurantismo. g.