BAMBINO PRELEVATO CON LA FORZA DA POLIZIOTTI: IL GOVERNO SI SCUSA. IL CASO DISCUSSO ALLA CAMERA E AL PARLAMENTO EUROPEO
Pubblicato il 12 ottobre, 2012 in Costume, Cronaca, Giustizia | Nessun commento »
Riferendo alla Camera sulla vicenda, il sottosegretario di Stato, Carlo De Stefano ha affermato: “Riguardo all’effettivo svolgimento e alle dinamiche della vicenda è stata disposta un’inchiesta interna per verificare con obiettività le cause di un comportamento che non è sembrato adeguato rispetto a un contesto ambientale difficile e ostile”, aggiungendo che “la scena del trascinamento richiede che anche in questa sede come già ha fatto il capo della polizia Manganelli vengano espresse le scuse del governo”. “La crudezza di quelle immagini – ha sottolineato – rischia di offuscare tutte le volte che le forze di polizia, con pacatezza, sono intervenute e si sono schierate a tutela delle persone più fragili e indifese”.
Dal canto suo, rispondendo a Palermo ai cronisti che le hanno chiesto un commento sulla caso, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha detto: “E’ una vicenda che ha molto colpito l’emotività. Il capo della polizia ha aperto un’inchiesta per conoscere bene i fatti, e prima di parlare di questi temi così delicati, bisogna sapere bene esattamente come si sono sviluppati, come sono andati. L’unica cosa che so è che la vera vittima è il bambino”. Riguardo chi chiede le dimissioni del questore di Padova, Cancellieri ha detto: “Chi chiede le dimissioni del questore, probabilmente non capiva di cosa andava a parlare”.
Intanto il caso sollevato dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto”, è approdato al parlamento europeo. A portare la questione all’attenzione di Bruxelles è l’Europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto che, con un’interrogazione alla Commissione Europea, invita l’esecutivo comunitario a “verificare se le modalità di esecuzione della sentenza del Tribunale da parte delle forze dell’ordine abbiano violato i diritti dei minori tutelati a livello internazionale ed europeo”. Abbiamo assistito a scene gravi ed indegne di un Paese civile: un bambino inerme di soli 10 anni non può in nessun modo essere trattato con la violenza e la brutalità usate dalle forze dell’ordine” ha concluso la Bizzotto.
Sulla trasmissione di Raitre interviene anche il direttore Antonio Di Bella: ha sollevato un problema drammatico che non poteva essere nascosto o sottaciuto. Come sempre in questi casi il minore non è stato reso riconoscibile né era possibile riconoscere, nelle immagini trasmesse dalla Rai, il volto degli agenti di polizia impegnati nell’operazione. Non si e fatto mai il nome delle persone coinvolte né nominato il luogo dove si sono svolti i fatti. Federica Sciarelli, Stefano Coletta e tutta l’equipe di ‘Chi L’ha visto’ hanno come sempre svolto il loro delicato lavoro con lo scrupolo e l’attenzione che un servizio pubblico deve sempre avere in queste vicende”.
La vicenda ha creato clamore per la modalità con cui il bambino di 10 anni è stato prelevato mercoledì mattina dalla scuola elementare che frequenta a Cittadella (Padova).
.…………Insomma, il capo della Polizia porge le sue scuse alla madre del bambino, il ministro dell’Interno si dichara turbta dal video nel quale si vedono poliziotti che trascinano come un agnello un bambino di dieci anni che si rifiuta di seguirli, urla e piamge, si dispera perchè non riesce a respirare e nonistante ciò gli energumeni vestiti da poliziotti usano la forza per sbatterlo nella macchina con la complicità del padre del bambino (che padre…), il sottosegretario De Stefano rispondendo alla Camera alle numerose interrogazioni proposte sul caso da tutti i gruppi parlamentari, porge le scuse del governo alla madre e ai familiari del bambino trattato comeu na bestia. Dopo tutto ciò ci si aspetta che qualcuni paghi, subito, immediatamente, intanto i polizotti che a dire di tutti si sono mostrati inadeguati (è un eufemismo, ovviamente!) nel trattare il caso, poi il questore di Padova che subito prova a fare i distinguo e arriva a dichiarare che il bambino era corpulento, si proprio così ha detto il questore: il bambino era corpulento, cosicchè chi è corpulento in Italia deve essere trattato come una bestia, peggio come un delinquente comune…un bambino di dieci anni, infine il sindacato di polizia che annuncia denunce a carico di chi ha tentato di impedire che al bambino fosse applicato il codice zero, quello che si applica ai capi delle cosche mafiose. Ma siamo in Italia o in un Pese dove i diritti civili, specie quelli che riguardano i bambini sono calpestati, ignorati, delegittimati? Tutti hanno annunciato l’apertura di inchieste sui poliziotti protagonisti di un vera e propria violenza ai danni di un bambino: le inchieste si fanno quando ci sono dubbi, non quando il video della violenza brutalmente messa in atto (nè è una scusante che alla violenza abbia preso parte il padre del bambino che solo per questo dovrebbe essere privato di ogni diritto su quell’essere umano) ha fatto il giro del mondo offrendo al mondo l’immagine di una Italia in cui le forse del’ordine si trasformano in aguzzini di stampo nazista. La smettano di cinchisichiare, si tengano le scuse e sbattano in galera i poliziotti e mandino a casa il questore di Padova, a coltivare margherite. g.