PER VENDOLA I PM DI BARI CHIEDONO 20 MESI DI CARCERE INSIEME ALLA SUA EX PUPILLA LEA COSENTINO
Pubblicato il 25 ottobre, 2012 in Giustizia, Politica | Nessun commento »
Vendola avrebbe istigato l’allora direttore della Asl Bari, a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso e far vincere il professor Paolo Sardelli. La richiesta dei pm: venti mesi di carcere
Vendola avrebbe istigato l’allora direttore della Asl Bari, a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso e far vincere il professor Paolo Sardelli. La richiesta dei pm: venti mesi di carcere
La sinistra moralizzatrice “scivola” ancora. La procura di Bari ha chiesto la condanna a un anno e 8 mesi per il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Il leader del Sel è accusato di concorso in abuso d’ufficio con riferimento al concorso da primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo, vinto dal professor Paolo Sardelli.
Uno scandalo dietro l’altro, un avviso di garanzia dopo l’altro: le amministrazioni di centrosinistra vengono continuamente “pizzicate” dalla giustizia italiana, ma non si sa come mai non fioccano le dimissioni né qualcuno si azzarda nemmeno a chiederle.
L’avviso di garanzia a Zoia Veronesi, storica segretaria del leader piddì Pier Luigi accusata di truffa aggravata ai danni della Regione Emilia Romagna; le dimissioni della vicepresidente della Regione Liguria Marylin Fusco (Idv), accusata di abuso d’ufficio dell’inchiesta sulla realizzazione del porto di Ospedaletti; il rinvio a giudizio per l’ex braccio destro di Bersani, Filippo Penati, accusato di corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti; i guai per Melchiorre Fidelbo, marito del presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro. E oggi Vendola per cui è stata chiesta la stessa condanna a 20 mesi di reclusione di carcere per l’allora direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, coimputata con le stesse accuse. L’udienza si svolge a porte chiuse davanti al gup Susanna De Felice. Il giudice scioglierà in chiusura d’udienza la riserva sull’ammissione degli ulteriori atti depositati dall’accusa. Adesso la parola alla parte civile e poi ai difensori per le arringhe.
Gli inquirenti della procura di Bari contestano al governatore pugliese di aver istigato l’allora direttore della Asl Bari a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso. “Quel concorso deve vincerlo Sardelli”, avrebbe detto Cosentino agli inquirenti che la interrogavano riferendo le parole pronunciate da Vendola in occasione della selezione alla quale il medico “raccomandato” non aveva partecipato perché in lizza per un altro posto da primario presso l’ospedale “Di Venere” del capoluogo pugliese. Venuta meno la possibilità di assumere un incarico direttivo al “Di Venere”, il presidente della Regione Puglia si sarebbe attivato per assicurare a Sardelli l’assunzione quinquennale al San Paolo. Il Giornale 25 ottobre 2012
.……………Immaginiamo la faccia a metà tra il sorpreso e l’allucinato di Vendola, l’imaginifico (da non condondere conl’unico vero Imaginifico italiano che fu Gabriele D’Annunzio…) politico che nei comizi usa la poesia e nei fatti, secondo i pm, avfebbe usato la mano di ferro per favorire un concorrente in luogo di un altro. Poichè come è noto non è tanto la pena quanto il processo a scalfire l’anino dell’imputato, è comunque un fatto che Vendola, sempre pronto a scagliarsi a testa bassa contro chiunque incappi nella giustizia senza attendere processi e sentenze, sia oggi nelle condizioni per capire quanto sia terribile la gogna prima che siano accertati i fatti. Non sappiamo se è colpevole o innocente, sappiamo e speriamo che dopo oggi Vendola cambi il suo modo di porsi di fronte ai problemi della giustizia. g.