I PM CE L’HANNO FATTA: DOPO 19 ANNI DI ASSALTO ALLA BAIONETTA HANNO CONDANNATO BERLUSCONI
Pubblicato il 26 ottobre, 2012 in Giustizia, Politica | Nessun commento »
Condannato. Alle 16 di oggi Silvio Berlusconi é stato dichiarato colpevole di frode fiscale dal tribunale di Milano, al termine della lunga camera di consiglio che ha tirato le somme della vicenda dei diritti comprati da Fininvest alla fine degli anni Novanta.
Berlusconi é stato condannato a quattro anni di carcere, di cui tre condonati per indulto, e a tre anni di interdizione dai pubblici uffici.
Berlusconi dovrà versare immediatamente dieci milioni al fisco come risarcimento danni.Il tribunale presieduto dal giudice Edoardo d’Avossa ha accolto le tesi del pubblico ministero Fabio De Pasquale, secondo cui – pur non ricoprendo più cariche formali all’interno del gruppo da lui fondato – il Cavaliere continuava a occuparsi degli affari di famiglia. In questa veste avrebbe disposto il pagamento a prezzi gonfiati dei diritti dei film hollywoodiani da trasmettere sulle reti del Biscione. In questo modo sarebbero stati prodotti fondi neri per oltre trecento milioni di euro, approdati sui conti esteri della famiglia Berlusconi, e sarebbero stati alterati i bilanci risparmiando centinaia di milioni di tasse.</p><p>”Su quei soldi – aveva sostenuto De Pasquale nella sua requisitoria – ci sono le impronte digitali di Berlusconi”. I difensori del Cavaliere avevano ribattuto che non solo non c’era traccia di un ruolo diretto di Berlusconi nella vicenda, ma nemmeno era dimostrato che i film fossero stati pagati a prezzi effettivamente fuori mercato. Oggi il tribunale accoglie in pieno le tesi dell’accusa, con una sentenza che fa irruzione nella scena politica: è la prima volta dal lontano 1998 che il Cavaliere viene dichiarato colpevole a termine di un processo.All’ex presidente del Consiglio vengono inflitti quattro mesi di carcere in piú di quelli chiesti dalla Procura. Ma ancora piú eclatante è forse la decisione di interdire Berlusconi per cinque anni dai pubblici uffici. La pena, trattandosi di una sentenza di primo grado, non é immediatamente esecutiva. Ma se dovesse venire confermata nei gradi successivi, il Cavaliere non potrebbe avere incarichi parlamentari né di governo per tutta la durata dell’interdizione.Ovviamente, i legali di Berlusconi faranno appello. Ma sulla sentenza di oggi pesa un’incognita più ravvicinata: la decisione della Corte Costituzionale chiamata a dirimere lo scontro tra il governo e i giudici milanesi, che nell’ottobre 2010 decisero di tenere udienza nonostante Berlusconi fosse impegnato in consiglio dei ministri. Se la Consulta decidesse che in quel modo vennero violate le prerogative del premier, la sentenza di oggi potrebbe venire azzerata. Ma, nel frattempo, il colpo per Berlusconi è pesante.</p><p>Assolto invece per non avere commesso il fatto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Insieme a Berlusconi é stato condannato Frank Agrama, l’ex regista divenuto mediatore di diritti cinematografici, e accusato dalla Procura di essere “socio occulto” di Berlusconi.Il giudice d’Avossa sta ora leggendo in diretta le motivazioni della decisione. É una procedura straordinaria che riduce a 15 giorni i termini per le difese per ricorrere in appello.Secondo i giudici, il meccanismo di pagamento dei diritti veniva gestito totalmente all’esterno delle strutture ufficiali di Fininvest.
Il meccanismo viene , definito “un sistema di frodi ideato fin dagli anni Ottanta” finalizzato alla evasione delle tasse “nonché alla costituzione di ingenti fondi neri (…) Resta ingiustificato l aumento di prezzi nelle varie catene rilevabile dalla differenza tra il primo prezzo noto e il prezzo finale praticato alla società utente”.</p>Per gestire i fondi neri così creati “é stato creato un sistema di società offshore” la cui riconducibilitá a Berlusconi viene definita “pacifica”. I giudici motivano la loro convinzione basandosi anche sulla sentenza della Cassazione sul caso Mills, che prosciolse l’avvocato inglese per prescrizione ma attribuì al Cavaliere la paternità dei versamenti sui suoi conti.Il Giornale, 26 ottobre 2012