PRONTO IL NUOVO PARTITO DI BERLUSCONI
Pubblicato il 25 novembre, 2012 in Politica | Nessun commento »
Silvio Berlusconi rilucida nome, slogan e spirito del ‘94. Non fa più mistero della volontà di tornare a impegnarsi in prima persona con una nuova discesa in campo.
E si prepara a celebrare il varo della sua nuova creatura politica con un annuncio che potrebbe scattare entro poche ore, tra domani e giovedì prossimo.
Il segnale che ormai il dado è tratto arriva a margine della sua visita a Milanello. Quando gli viene chiesto se sia sua intenzione riprendersi il centro della scena, Berlusconi replica: «Vediamo, ci sto pensando», alimentando l’attesa. Poi aggiunge: «Stiamo vedendo che la gente è delusa di questa politica e di questi partiti. Il Pdl ha subito una decadenza di immagine e di risultati anche per il semplice motivo che io non ci sono stato», argomenta. L’ex premier preferisce sorvolare sulla presa di posizione di Alfano anti-indagati. «Questa è una cosa che bisogna commentare con calma. Non è possibile farlo qua in piedi».
Piuttosto torna sulla genesi del suo passo indietro. Un gesto di buona volontà legato alle condizioni dettate da Pier Ferdinando Casini. «Il signor Casini aveva detto che se io non ci fossi stato lui sarebbe potuto tornare a far parte della coalizione dei moderati ma è mancato di parola. Mi sono tirato indietro una volta da segretario del Pdl, un’altra volta dal governo, un’altra volta addirittura da candidato premier. Il signor Casini non ha fatto una piega».
«E allora – continua – questa situazione la stiamo ripensando e vediamo se non è il caso – dato che credo di capire più di qualsiasi altro in Italia quello che si deve fare – di utilizzare la mia esperienza in maniera più concreta». Un’accusa che suscita la secca replica casiniana. «Berlusconi è confuso, saranno gli elettori a decidere se vorranno ancora un demiurgo del passato».
Il presidente del Pdl svela anche i lavori in corso con il Carroccio per la Lombardia. «Stiamo lavorando insieme perché vogliamo assolutamente continuare l’alleanza e stiamo esaminando possibilità che ci sono. Spero in una candidatura comune, magari con Maroni». A questo punto ci si chiede chi saranno coloro che seguiranno Berlusconi nel nuovo progetto e quali le new entries.
La nuova Forza Italia degli anni Duemila dovrebbe nascere con personalità legate al mondo dell’imprenditoria ma anche con i fedelissimi dell’ex premier. Una lista che secondo il sondaggio Euromedia in possesso di Berlusconi potrebbe raccogliere il 20% di consensi. Si discute di una possibile convention-congresso, forse di un solo giorno, in cui verrà nominata la persona che dovrà guidare la rivoluzione politica.
L’ex premier, peraltro, ieri si è intrattenuto al telefono con Alfano al quale ha esposto con fermezza le sue intenzioni invitandolo a seguirlo nel nuovo progetto e ribadendogli stima e affetto. Il segretario del Pdl ha tentato di promuovere una mediazione per evitare uno strappo traumatico. Una ricucitura last-minute che potrebbe far scattare un possibile stop alle primarie.
Ulteriore conferma che il motore è in fase di accensione arriva da un incontro casuale con Maurizio Zamparini. «Berlusconi mi ha detto: a 75 anni torno in politica e formo un partito nuovo», racconta il patron del Palermo calcio. «Era felice di annunciarlo, perché era felice di tornare a fare un partito nuovo». 25 novembre 2012
.…….Perchè no!? Al punto in cui si è ridotto il PDL nei pochi mesi nel corso dei quali Berluscono ha disertato las cena della politica, qualsiasi cosa è meglio del nulla in cui è precipitato il parftiuto che neppure 4 annio addietro aveva conquistato la vittoria elettorale che lo portò in Parlamento, insieme alla Lega, con la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera che al Senato. La assenza di Berlusconi è servita per mettere alla prova l’esercito di nullisti che si era impadronito del corpo del partito per trarne vantaggi e potere e l’esercito dei nullsit non ha deluso: valgono tanto poco quanto niente. Anche la barzelletta delle primarie sta lì a dimostrarlo e ancor più le velleità di taluni che anche di fronte alla eventualke ritorno sulla scena di Berlusconi si impennano nel voler fare comunque le primairei, che servirebberop solo a scimmiottae, male, la sinistra che almeno queste cose le sa fare pechè le costruisce con una machcina organizzativa che il PDL, e prima del PDL, il centro e il centro destra non hanno mai avuto. Comprendiamo però perchè si dolgono taluni (dalla Meloni ad Aledanno), sanno che debboo dismettere talune cristallizzate posizioni di potere per ritornare a fare politica nella gente, cosa a cui s’erano disabituati grazie al “faccio tutto io” di Berlusconi. Ciò ancor più se davvero Berlusconi ritorna in campo con una formazione nuova di zecca capace di tornare ad entusiasmare il popolo del centro destra lasciando fuori campo giocatori stanchi e depressi, privi di fede e di coraggio, scegliendo nuovi e più determinati rappresentanti degli elettori italiani che nel cetnrodestra si riconoscono nonostante tutto. Se è così, ben tornato presidente. g.