Sicuro dell’appoggio della Lega, convinto che il Paese abbia bisogno di lui e fiducioso che il voto degli italiani confermerà le attese. Silvio Berlusconi, ospite a Porta a Porta, ribadisce il suo impegno per l’Italia.

Rischio di finire come la Grecia

“Ho avuto inviti pressanti dal mio partito e da altre persone a non lasciare che la situazione, nel Paese che amo, degradi“, ha spiegato il Cavaliere, paventando il rischio di far la fine della Grecia perché “siamo in una situazione in Italia e in Europa molto negativa, c’è una spirale recessiva senza fine e se continua così aumenteranno qui 3 milioni di disoccupati, il governo dovrà aumentare le tasse e potremmo andare a finire come è accaduto in Grecia, dove c’è quasi una guerra civile”.

“Tassi più bassi o usciamo dall’euro”

Il differenziale di tassi tra Italia e Germania frena lo sviluppo, l’emergenza non è finita, quindi, o “la Germania si convince che la Bce deve fare la banca centrale a tutti gli effetti e noi possiamo trovare il denaro all’1% o noi saremo costretti, disgraziatamente e sfortunatamente a uscire dall’euro” per tornare a essere competitivi”, ha spiegato Berlusconi, aggiungendo che “io sono anche un imprenditore e vedo il calo di pubblicità sui giornali e nelle aziende, cosa si deve fare? Oggi c’è una morsa su di noi che è data dal rafforzamento dell’euro e quindi i prodotti Ue sono meno convenienti e poi c’è il costo del denaro”.

“Ecco come toglierò l’Imu”

Il Cavaliere è poi è tornato sul tema dolente di questi giorni, cioè l’Imu, spiegando come provvederà ad abolirla.
“La casa è sacra, non si tocca, è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del suo futuro. Quindi, la prima casa non si tocca e toglierò l’Imu”. L’ex premier ha spiegato dove reperire le risorse necessarie per coprire i 3,4 miliardi dell’Imu: “1,8 miliardi dai giochi (Lotto, lotterie pubbliche, ecc.), 1 miliardo dai tabacchi; 241,2 milioni dalla tassa sugli alcolici; 500 milioni dal riordino e efficientamento dei trasferimenti alle imprese; 258,8 milioni dalla tassa sui diritti di imbarco aeroportuali (+4 euro a passeggero)”.

“Gli italiani hanno bisogno di me”

Nella sua analisi della situazione politica attuale, l’ex premier ha evidenziato che “gli italiani si sono stancati della politica e si rifugiano nel non voto: in Sicilia il 50% non ha votato. Dentro c’era il 18% di Grillo che è un voto all’antipolitica”. Insomma, Berlusconi si dice sicuro che gli italiani abbiano bisogno di lui e “quindi non mi astengo quando sento il dovere di prestare il soccorso a chi ha bisogno”. E se questa sia la scelta giusta, gli italiani “lo dimostreranno con il voto, adesso…”. L’ex presidente del Consiglio è rassicurato dai sondaggi che, dopo le sue ultime apparizioni televisive, lo danno in risalita.

Aumento dei consensi per il Pdl

“Io punto ad essere il partito che prenderà più punti e credo che abbiamo possibilità di farlo. Dopo le mie dimissioni io sono stato lontano dalla politica e dalla comunicazione e il partito ha avuto un degrado nei consensi. Quando sono tornato, grazie alle mie apparizioni il partito è salito di 4 punti percentuali”, ha rivendicato Berlusconi.

“La Lega farà parte della coalizione dei moderati”

Quanto al gioco delle alleanze, Berlusconi si è detto certo che “la Lega sarà con noi nella coalizione dei moderati, ne sono sicuro. Il contrario sarebbe illogico e un disastro per l’Italia e non credo che per la Lega possa esserci un’altra soluzione se non un’alleanza con noi. Io credo che la Lega ci tenga moltissimo alla macroregione del Nord e quindi deciderà per un’alleanza con noi. I partiti sono anche realisti, non possono andare dietro a voglie sradicate dalla realtà. Il Pdl non potrebbe sopportare di essere al governo in Veneto e Piemonte e non essere supportata a livello nazionale. Io credo che la Lega darà il suo supporto e noi sosterremo Maroni alla Lombardia”.

Il rinvio delle elezioni

Quando Bruno Vespa ha chiesto conto della nota del Pdl che chiede un rinvio di due settimane delle elezioni, Berlusconi ha annuito: “Sì, abbiamo proposto di spostare le elezioni perché questa fretta di andare al voto dà un impulso di fretta alla costituzione delle liste e dà un impulso di fretta alle elezioni. È una forzatura inutile”.

Il tema dell’ingovernabilità

Il sunto del discorso politico di Berlusconi è racchiuso nelle sue parole: “Disperdendo il voto sui piccoli partiti che inseguono solo i propri particolari interessi, portati avanti dai loro piccoli leader, l’Italia non potrà essere governata e la crisi diventerebbe più profonda. Aumenteranno i disoccupati, chiuderanno le aziende, il governo aumenterà le tasse e andremo incontro al disastro con il rischio di una guerra civile sociale come si è quasi verificato in Grecia”.

“Fini e Casini persone orrende”

Fini e Casini sono due persone orrende, anzi, orrendissime. A chi vota per Casini conviene votare per il Pd, perché il ruolo di Casini è quello di fare il cavallo di Troia del Pd per avere un tornaconto”, ha affermato Berlusconi, aggiungendo che Fini e Casini sono “le mie due più grandi delusioni, Tremonti ha le sue idee, ma non è confrontabile con questi due: sono due persone orride. Anzi, di più: orridissime”.

“Se Monti accetta, io faccio un passo indietro”

Il Cavaliere ha poi ribadito che “se Monti sciogliesse il dubbio e dicesse di essere disposto a fare il candidato premier di tutti i moderati, io farei un passo indietro da candidato premier e sarei felicissimo. Lui avrebbe sotto di sé un Pdl che è sempre stato leale al governo tecnico e non gli ha mai votato contro”. Tuttavia, ha precisato l’ex capo del governo, “ho offerto a Monti di essere federatore dei moderati, ma dopo quello che ha detto Casini si mette fine a questa possibilità. Non credo che a Monti convenga mettersi in un partito con Casini e Montezemolo, passerebbe da deus ex machina a piccolo protagonista della Repubblica”.

Su Monti, Berlusconi ha affermato: “Ne ho stima e penso che possa essere una ottima riserva della Repubblica, per essere presidente della Repubblica se
vincesse Bersani, o potrebbe essere chiamato se il governo Bersani portasse le sorti del Paese al disastro economico e sarebbe richiamato per salvare il Paese e dovrebbe essere ancora Monti. O potrebbe essere chiamato a essere il presidente della Commissione europea: credo che davanti a lui ci siano posizioni non di parte né di particine”.

“Gli italiani imparino a votare”

Facendo infine un salto nel passato, Berlusconi ha spiegato che “bisogna profittare dei mezzi della comunicazione, soprattutto della tv”, per spiegare di aver “governato al massimo della positività, pur essendo frenato dall’architettura istituzionale” e dal fatto di avere “avuto i partiti minori” che l’hanno costretto a mediare.

“Ho passato anni a trattare con i signori Fini, Casini e Follini e non sono riuscito a presentare un disegno di legge per la riforma della giustizia da inviare al Parlamento”, ha precisato il Cavaliere, aggiungendo come lo stesso sia avvenuto sulla “riforma delle pensioni fermata dalla Lega”. “Per cambiare il Paese occorre che gli italiani imparino a votare e a dare il voto al partito della sinistra o al Pdl, dimenticandosi dei piccoli partiti perché dare loro il voto è inutile e dannoso”, ha concluso Berlusconi.

“Ingroia si candida? Già faceva politica”

Berlusconi ha speso pure due parole in merito alla presunta candidatura del procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia: “Già faceva politica prima. Non c’è un grande cambiamento rispetto a quando era magistrato”. 19 dicembre 2012