IL MINISTRO GRILLI SOTTO L’OCCHIO DI DAGOSPIA
Pubblicato il 20 dicembre, 2012 in Costume, Giustizia, Politica | Nessun commento »
1. IL PALADINO DEL FISCO, VOLUTO FORTEMENTE DA MONTI PER ARGINARE L’EVASIONE FISCALE. COLUI CHE ORDINÒ TANTI BLITZ CONTRO I FURBETTI, COMPRESO QUELLO, IL PIÙ FAMOSO, A CORTINA D’AMPEZZO, L’ANNO SCORSO. QUELLO CHE GLI EVASORI È ANDATO A STANARLI FIN SOPRA I LORO YACHT. EBBENE, ECCO CHE “BLOOMBERG” LANCIA LA BOMBA CHE RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA VITTORIO GRILLI – 2. IL SITO ECONOMICO LO ACCUSA DI AVER PAGATO NEL 2004 UN MILIONE E 65 MILA EURO LA SUA CASA DI ROMA DA 14 CAMERE, IN UN QUARTIERE DI LUSSO COME I PARIOLI, A UN PREZZO INFERIORE AI VALORI DI MERCATO (SECONDO GLI STANDARD DI TECNOCASA, IL VALORE ERA ALMENO DI 2 MILIONI DI EURO) E CON UN MUTUO SUPERIORE AL PREZZO D’ACQUISTO! – 3. GLI ARCHIVI GOVERNATIVI DIMOSTRANO CHE GRILLI HA OTTENUTO UN MUTUO DI 1,5 MILIONI €URO, IL 41% IN PIÙ DEL PREZZO D’ACQUISTO REGISTRATO. UNO DEI MODI PIÙ CLASSICI PER EVADERE LE TASSE O ELUDERE I CONTROLLI SUL RICICLAGGIO DI DENARO – 3. GRILLI SI DISCOLPA E INTORNO A LUI TUTTI TACCIONO: SOLO ‘’REPUBBLICA’’ A PAGINA 14! -
VITTORIO GRILLI jpegQuoque tu, Grilli. Tu, il paladino del fisco, voluto fortemente da Mario Monti per arginare il fenomeno dell’evasione fiscale con mano ferma. Colui che ordinò tanti blitz contro i furbetti, compreso quello, il più famoso, a Cortina d’Ampezzo, l’anno scorso. Quello che gli evasori è andato a stanarli fin sopra i loro yacht, e che a Monaco di Baviera, lo scorso 7 novembre, ha annunciato la sua marcia trionfale dicendo di avere i mezzi a disposizione per recuperare quanto dovuto all’erario. Ebbene, ecco che “Bloomberg” lancia la bomba che rischia di far saltare uno dei capisaldi di questo ormai morente governo tecnico.
Vittorio Grilli con la compagna Il sito economico accusa il ministro delle finanze Vittorio Grilli di aver acquistato la sua casa di Roma da 14 camere a un prezzo inferiore ai valori di mercato del suo quartiere e con un mutuo superiore al prezzo d’acquisto. Secondo i registri dell’operazione, risalente al 2004, il ministro avrebbe pagato un milione e 65 mila euro un appartamento al piano terra con giardino nel quartiere Parioli.
MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpegE non solo. Gli archivi governativi dimostrano che ha ottenuto un mutuo di 1,5 milioni di euro, il 41 per cento in più del prezzo d’acquisto registrato. Uno dei modi più classici, insomma, per evadere le tasse o eludere i controlli sul riciclaggio di denaro.
Lui, Grilli, ha mandato in fretta e furia un comunicato per smentire tutto: “Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere considerato un pettegolezzo infondato. È poco professionale e sbagliato criticare le disposizioni finanziarie per l’acquisto di un immobile senza sapere nulla degli altri aspetti del rapporto fra banca e cliente che sottende tutte le transazioni commerciali relative a prestiti e garanzie”, ha scritto Grilli in un’email infuocata. “Sia questa che qualsiasi altra operazione in cui io sia mai stato coinvolto è perfettamente legale. Non sono mai stato coinvolto in operazioni di riciclaggio di qualsiasi tipo”. Il ministro dice anche di essere preoccupato perché questa storia potrebbe influenzare le pratiche di divorzio dalla moglie (che attualmente vive a New York).
lisa e vittorio grilli wwGetContent asp jpeg VITTORIO GRILLI A quanto dichiarato dallo stesso Grilli sul sito del Tesoro, l’appartamento ai Parioli misura 310 metri quadrati. I soffitti sono alti 3.46 metri. Le 14 camere dispongono di una cucina e quattro bagni. Secondo gli standard del 2004, una proprietà del genere in un quartiere di lusso come i Parioli, veniva venduta mediamente intorno ai 7.340 per metro quadrato. Se Grilli ha pagato l’intero immobile 1,065 milioni di euro, vuol dire che ha speso circa 3.435 € al metro quadro. Cioè meno della metà.
VITTORIO GRILLI Proprio questo conferma Raffaele De Paola, che si occupa del quartiere Parioli per l’agenzia immobiliare Tecnocasa. Sentito da “Bloomberg”, De Paola ha detto che, anche se l’appartamento “aveva bisogno di una ristrutturazione completa” (come afferma Grilli), “il prezzo è comunque basso. Il valore era almeno di 2 milioni di euro”.
VITTORIO GRILLI Il venditore della casa, riporta “Bloomberg”, è Massimo Tosato, vice presidente della fund manager Schroders Plc (SDR) di Londra e membro del board of overseers della Columbia Business School a New York.
L’appartamento è uno dei pochi beni Grilli dichiarati nella sua informativa finanziaria pubblicata sul sito web del Tesoro. Egli ha riferito di avere una polizza di assicurazione sulla vita e di non possedere azioni o fondi comuni di investimento. Le sue altre attività comprendono anche tre automobili: una Rover del 2009, una Jaguar del 1994 e una Volkswagen del 1975, oltre a una barca di 9,6 metri.
VITTORIO GRILLI Poi c’è la questione del mutuo. Il Monte dei Paschi di Siena, la banca che inizialmente ha erogato il prestito, afferma di non erogare mai fondi che superino il prezzo d’acquisto di un immobile. Nel 2004, la percentuale massima di un mutuo concesso da Mps si attestava al 95 per cento. Dal 2010 in poi, invece, il prestito è stato erogato da Intesa Sanpaolo.
VITTORIO GRILLI E COMPAGNA Secondo i regolamenti bancari italiani, il limite massimo per un mutuo è l’80 per cento del valore della casa, limite che, in casi straordinari, può essere esteso al 100 per cento. Ma delle restrizioni legali fanno sì che non si possa concedere più del 100 per cento del mutuo.
Grilli si discolpa e intorno alui tutti tacciono. da DAPOSPIA, 20 dicembre 2012
..…………….Sin qui le rivelazioni di Dagospia. In attesa di saperne di più, magaqri da solerti PM che letta la soprariportata nota, si mettono a scandagliare per trovare la verità, ci domandiamo quanticasi analoghi si trovano in giro. A sopese dei contribuenti italiani, magari quelli da 400 euro al mese. A proposito, il signor Monti,m che ha scelto Grilli come viceministro prima e ministro poi dell’Economia, dall’alto della sua ben incompetenza as gtrattare glia ffari economici di un Paese come l’Italia, salvo che aumentare le tasse, a Melfi, assai piccato dele critiche che gli piovono adosso, proprio come i dittatori del sudamerica o dell’Africa profvonda, se la prende con chi intrende porre fine alla massacrante azione tassatoria del suo esecutivo, nel quale c’è anche Grilli. Che faccia tosta! g.