LE TASSE DI MONTI DALLA BOCCONI A BOCCHINO, di Alessandro Sallusti
Pubblicato il 7 gennaio, 2013 in Politica | Nessun commento »
Dalla Bocconi a Bocchino il passo non è breve ma Monti è riuscito a farlo. Dal numero due (in tutto sono in tre) del Fli, partito alleato al quale Monti affida il suo (e nostro) futuro, il premier ha imparato velocemente a mentire e a tradire le parole date.
Ieri, a Sky Tg24, il premier ha detto infatti le seguenti cose. L’Imu? Va ripensata. Il nuovo aumento dell’Iva da lui deciso per luglio? Va congelato. L’Irpef? Si può abbassare. Il rigore? Non è più un dogma. Pensare che solo tre giorni fa il professore bocchiniano sbeffeggiava Berlusconi e minacciava gli italiani: se si tocca l’Imu – diceva – andiamo a rotoli, si torna subito a votare entro un anno e i cittadini dovranno pagarla doppia.
Che cosa sia successo in questi tre giorni da fare cambiare radicalmente idea al tecnico dei tecnici è un mistero. Ma forse no, forse Monti ieri mattina ha letto il Corriere della Sera e La Repubblica e gli ha preso un colpo. Sul primo campeggiava un sondaggio che vedeva la sua ammucchiata Monticarlo buon ultima nelle intenzioni di voto degli italiani, dietro anche Grillo e doppiata da Berlusconi. Sul secondo quotidiano, il fondatore e amico Eugenio Scalfari gli dava il benservito in modo chiaro e irrevocabile.
Abbandonato dagli elettori e dai salotti della sinistra chic, Monti sta cercando di correre ai ripari. Ma ormai è tardi e la sua avventura politica rischia ora di finire ancora prima del via. Ha capito che la sua amica Merkel poco può fare per aiutarlo, che i suoi amici banchieri internazionali a comando muovono lo spread ma non i voti, che i fedeli ascoltano (forse) i cardinali su princìpi di fede ma non in fatto di tasse.
E allora via con la retromarcia. Ha scherzato, il professore, a spremerci come dei limoni. Ma questa volta spero nessuno ci caschi. Monti ha mentito a Napolitano quando, dopo aver intascato il vitalizio (24mila euro al mese) di senatore a vita, giurò che non sarebbe mai sceso in politica. Ha mentito a Pdl e Pd ai quali ha chiesto aiuto in cambio di neutralità. E ora sta mentendo agli italiani, ai quali chiede voti da portare all’indomani delle elezioni in omaggio alla Merkel. Per continuare nella sua opera di affossatore di famiglie e imprese. Delle lacrime di coccodrillo non sappiamo che farcene. Alessandro Sallusti, 7 gennaio 2012