IL FATTORE “G” E LE PIAZZE, di Sarina Biraghi
Pubblicato il 20 febbraio, 2013 in Politica | Nessun commento »
Una prima domenica di Quaresima celebrata nelle piazze. Tra sacro e profano. Il colonnato del Bernini di piazza San Pietro ieri, con la sua imponente austerità, ha misticamente abbracciato la folla di pellegrini che ha assistito al penultimo Angelus di Benedetto XVI, il primo della storia celebrato da un Papa dimissionario che ha richiamato i fedeli a non cedere alle lusinghe del potere.
In altre piazze italiane, da Savona a Milano, i candidati premier delle ormai vicinissime elezioni politiche, lusingavano i sostenitori con le loro promesse e le loro previsioni. E se la grande rinuncia di Ratzinger è stata un fulmine a ciel sereno, qualcuno ha minacciato sorprese ancora più grandi. Mettendo paura. A destra, a sinistra e anche al centro che nelle corse dei cavalli su Internet ( i sondaggi, si sa, sono vietati), appare sempre più un centrino. Perché chi sembra sorprendentemente crescere è il Movimento 5Stelle, lo tsunami-Grillo che non rade al suolo le piazze ma le riempie, che se ne infischia delle tv e dice in faccia alla gente, con tutta la sua rabbia, che i politici devono andare a casa, che i soldi che mancano si troveranno togliendoli a quelli che stanno in alto e che nessuno dovrà avere più privilegi. E poi assicura: «Lunedì ci sarà una bella sorpresina». Sicuramente indigesta per Berlusconi che definisce il genovese un «pericolo per la democrazia», ancor più rivoltante per Bersani che attacca: «Grillo vuole governare sulle macerie».
Insomma se finora il comico sembrava il portavoce dell’antipolitica oggi rischia di arrivare sul podio, addirittura secondo, provocando uno tsunami in Parlamento. I candidati grillini, rigorosamente arruolati su internet e senza trascorsi politici, vengono anche da ambienti di estrema sinistra, dai centri sociali, dai comitati no tav, dai black bloc. Se Grillo ha costretto tutti a rimodulare i toni e i temi della campagna elettorale, non sarà certo facile pensare di governare con ottanta o addirittura cento grillini deputati. Né per il centrodestra, né per il centrosinistra. Lunedì prossimo dalle urne più che una sorpresa potrebbe uscire un botto.
Quello dell’ingovernabilità. Per Grillo, comunque vada, sarà un successo. Per l’Italia una sconfitta epocale. Sarina Biraghi, Diregttore de Il Tempo, 20 febbraio 2013
.……………..Abbiamo come tutti tanta rabbia in corpo per quel che è sotto i nostri occhi, ciònondimenno guardiamo con apprensione e timore allo scenario che delinea il direttore de Il Tempo in questo suo editoriale. Pochi giorni ancora per sapere come andrà a finire. g.