La decisione, comunicata dal portavoce del governo ellenico, Simos Kedikoglou, rientra nell’ ambito del programma delle privatizzazioni delle aziende a partecipazione statale concordato con la troika. Resteranno a casa i circa 2.800 dipendenti. Sospese, dalla mezzanotte, le trasmissioni della tv e della radio. La Ert sarà sostituita “da una struttura moderna ma non di proprietà dello Stato”, che operareà con personale ridotto. I lavoratori della Ert riceveranno un indennizzo.

Kedikoglou ha spiegato che “in un momento in cui al popolo greco vengono imposti sacrifici non ci possono essere entità intoccabili che possono restare intatte quando si applicano tagli ovunque”. E la Ert è un caso particolare di “sacche di opacità e incredibile spreco di denaro pubblico. Costa da tre a sette volte le altre tv e ha da quattro a sei volte il personale di altre strutture con ascolti ridotti”. Proprio per questa ragione il governo di Atene ha deciso di chiudere le trasmissioni, azzerare tutto e ripartire.

……Pensate per un attimo se al posto di “greca”  ci fosse stato scritto “italiana”: che festa. Finalmente tutti a casa i super pagati  giornalisti, conduttori, ballerini e ballarò di ogni genere, a incomiciare da Fazio per finire alla Clerici, costretti da ora in poi  a guadagnarsi il pane come ciascuno di noi, poveri mortali, costretti   a sorbirseli mentre  versano lacrime di coccodrillo sui poveri italiani e loro appena possono se la spassano sulle meravigliose spiagge e sulle montagne innevate di mezzo mondo. Purtroppo la notizia non riguarda gli sperperi italiani che alla faccia di tutte le promesse del mondo rimangono esattamente come erano un paio di anni fa…purtroppo la RAI italiana continua ad essere come l’acquedotto pugliese che nella sua storia ha dato più da mangiare che da bere, parola dell’indimenticabile Montanelli. g.