Milionaria a 51 anni: la neo-senatrice a vita ha vinto al Superenalotto

Costo lordo annuo: 232.737,24 euro, di cui poco più della metà (120.777,24 euro) di stipendio base. Per una che fa la ricercatrice come Elena Cattaneo, nominata ieri senatore a vita da Giorgio Napolitano, è sicuramente un bello stipendio integrativo. Lei non ha vinto un premio Nobel come Carlo Rubbia. Non è un archistar come Renzo Piano. Non è un direttore d’orchestra conosciuto in tutto il mondo come Claudio Abbado (anche se nel 2005 si scoprì che faceva quasi la fame, visto che dichiarava al fisco appena 17.237 euro lordi pagando 3.965 euro di tasse). E soprattutto a differenza degli altri nominati senatori a vita la Cattaneo è molto giovane: compirà ad ottobre 51 anni, e a quella età nessuno mai nella storia d’Italia ha ottenuto quel seggio a vita. Solo Giovanni Leone divenne senatore a vita al di sotto dei 60 anni, che per altro avrebbe compiuto pochi mesi dopo la nomina. La ragione è evidente: quella nomina è consentita dall’articolo 59 della Costituzione per «cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario».

Questa condizione salvo rarissime eccezioni è stata raggiunta da italiani normalmente verso la fine della propria carriera professionale. La Cattaneo è una ricercatrice apprezzata (non da tutti, visto che è stata protagonista di numerose polemiche sulla bioetica, quasi sempre contro i cattolici), ha studiato e lavorato a lungo all’estero, dirige il centro per le staminali dell’Università statale di Milano, è accademica dei Lincei, ha numerose pubblicazioni alle spalle, ma non ha ricevuto un premio Nobel né riconoscimenti scientifici simili. Si è impegnata anche politicamente, firmando il manifesto degli intellettuali a sostegno della candidatura di Pierluigi Bersani alle elezioni 2013 e partecipando anche alla sua campagna elettorale. Con questo curriculum e con questa età la Cattaneo ha ottime possibilità di conquistare la palma di politico italiano più pagato nella storia della Repubblica. Se vivesse a lungo come Rita Levi Montalcini, alla fine avrebbe ricevuto un premio da 12 milioni di euro. Ma anche vivendo fino a 90 anni accumulerebbe 9,3 milioni di euro solo come senatrice a vita. È assai probabile dunque che ieri Napolitano abbia deciso di assegnare qualcosa come dieci case di lusso in premio a una professoressa italiana che fin qui è stata assai divisiva per le sue posizioni scientifiche sia all’interno del mondo accademico che in quello culturale e religioso italiano. La Cattaneo per altro è stata protagonista di attacchi pubblici sia all’attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che al suo predecessore, Renato Balduzzi. Ha fatto causa all’allora presidente del comitato di bioetica, Francesco Paolo Casavola, impugnato leggi italiane al Tar (perdendo), sostenuto su riviste internazionali che l’Italia era un Paese non democratico, attaccato con virulenza l’istituzione del Senato, accusata di «aggressione alla persona» per la legge sul biotestamento. Degli uomini politici italiani disse nel marzo 2009 che «sono pensatori privi di logica». In cambio della possibilità di conquistare quei 10 milioni di euro, però ora si rassegnerà a fare parte del gruppone…di Fosca Binche, Libero 31 agosto 2013

…..Ogni commento ci pare superfluo ed inutile.Possiamo solo aggiungere che con queste decisioni, la nomina di quattro nuovi senatori a vita che costeranno a  noi poveri contribuenti   la bellezza di un milione l’anno per chissà quanti anni a venire e  tra i quattro anche questa cinquantunenne  senza particolari meriti  e che suona offesa alle tante donne che dovranno aspettare grazie alla riforma Fornero i 68 anni per andare in  pensione e percepire una modesta pensione di fame,  l’on. Napolitano si è giocata ogni precedente  “amnistia” per i suoi trascorsi di comunista osannatore del più criminale sistema di governo che mai l’umanaità abbia conosciuto. Anzi no. Un’altra cosa resta da dire, la più importante: gli italiani sono sempre più incazzati neri con la casta, senza distinzione di colori. g.