Alla vigilia del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, il Direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, attacca Napolitano con un editoriale al vetriolo. Motivo scatenante un intervent o maldestro di Napolitano a proposito della manifestazione indetta da Forza Italia a favore del proprio leader. Maldestro e sopra le riga perchè è sembrato una diffida a partecipare alla manifestazione. Di qui le invettive di Sallusti che rivendica il diritto in un paese libero e democratico a manifestare  nel rispetto della legge. Perchè, ed è appena il caso di ricordarlo,  che  qui  non siamo in Ucraina dove il potere, manco a dirlo postcomunista, ha messo in galera la leader della opposizione accusata di aver trescato con la Russia di cui l’attuale regime ucraino   è sponda.  I toni  di Sallusti  sono forti ma provocati da un intervento che Napolitano poteva e doveva risparmiarsi, cosicchè non sarebbe stato riesumato il ricordo di quando lui, staliniamo di ferro, chiudeva gli occhi sui massacri degli insorti ungheresi nelle tragiche giornate dell’ottobre del 1956 da parte dell’Armata Ross, esprimendo solidarietà non agli insorti ma ai loro massacratori.g.

Il presidente Napolitano passa alle minacce. Della grazia a Berlusconi – dice – non se ne parla neppure.

E fin qui, nulla di nuovo. Il salto di qualità arriva subito dopo. Se qualcuno vorrà manifestare contro la decadenza di Berlusconi – aggiunge l’inquilino del Quirinale – stia ben attento ai modi e alle parole. Siamo all’avvertimento, all’intimidazione. Perché, presidente, a che cosa dovremo stare attenti? Chi scenderà in piazza mercoledì e magari nei giorni successivi che cosa rischia? La galera, il fermo di polizia, la schedatura come sovversivo? Ecco, allora si accomodi fin da subito perché le dico già ora che lei è il capo di una cospirazione che sta cercando di sovvertire la volontà popolare. Lei è un vecchio inacidito e in malafede indegno di occupare la più alta carica dello Stato. Lei vuole zittire milioni di italiani come ha zittito la Procura di Palermo che aveva trovato le prove delle sue malefatte. Lei ha il pallino di zittire i cittadini che manifestano per la libertà (le ricordo che ha sulla coscienza migliaia di ungheresi trucidati dai russi con il suo consenso morale e politico). Lei per scalzare Berlusconi ha comperato prima Mario Monti con la carica di senatore a vita, facendolo pagare a noi fin che campa. Fallita la missione ci ha riprovato comperando un pezzo della dirigenza Pdl, quello più debole, compromesso e ricattabile. Ha taciuto sulle nefandezze della magistratura, ha venduto il Paese a Stati esteri, Germania in primis. Noi non ci faremo intimidire dalle sue minacce. Lei è un golpista, perché usa il suo potere al servizio della vecchia causa comunista oggi rivista e corretta in salsa lettiana. Noi scenderemo in piazza, contro la magistratura, contro la sinistra e contro di lei che rappresenta il peggio di questo Paese. Che le piaccia o no dovrà ascoltare. Come ai tempi dell’ascesa di Grillo, dirà che non ha sentito. E allora urleremo più forte. Perché noi, a differenza sua e dei suoi tristi cortigiani, siamo uomini liberi. Alessandro Sallusti, 26 novembre 2013