Questa volta il Cavaliere, anzi l’ex Cavaliere, é, davvero, in difficoltà. Forse le conseguenze dei suoi errori stanno arrivando, tutte insieme. I servizi sociali. E l’obbligo di non attaccare più la magistratura. Un’umiliazione per un leader che ha guidato il Paese per tanti anni. Ma anche un’espressione di giustizia. Chi ha commesso un reato deve scontarne la pena. Ci sta tutto, per chi lo ama e chi lo detesta. Ma non c’è più l’afflato di un tempo, non c’è più la rabbia nei suoi sostenitori che arrivavano a scendere in piazza per difenderlo. Ci sono i suoi fedelissimi, sempre meno in realtà, che lo difendono ma che non incidono più sull’opinione pubblica. E non c’è più lui a combattere come un leone. I sondaggi danno Forza Italia in picchiata.Ma non è solo per la vicenda giudiziaria che Berlusconi é messo male. Ha fatto delle scelte sbagliate, a mio avviso, per il suo partito. Non so ancora se giuste per il Paese. E l’artefice é stato Renzi che, sdoganandolo dall’angolo in cui era finito, lo ha di fatto annullato. Fantastico. Tutti i leader del Centrosinistra che lo demonizzavano lo hanno, di fatto, sempre rafforzato. Ora arriva il fiorentino che lo riconosce come leader, va a trovarlo ad Arcore e, di fatto, lo distrugge. Perché Silvio, ingenuamente, é caduto nella sua rete. In primis, a furia di dire che Renzi é bravo Berlusconi sta portando i suoi elettori a votarlo. Perché se il segretario del Pd é così affidabile, così in gamba, così non-comunista allora tanto vale farlo lavorare mentre guida il Governo e votarlo! L’elettore medio non distingue la cooperazione per le riforme e l’opposizione per l’azione di governo. Anche perché una vera opposizione Forza Italia non la sta facendo. C’è solo Brunetta che si sforza di attaccare tutti i giorni l’Esecutivo ma, davvero, sono lontani i tempi in cui il partito di Berlusconi contestava il Governo in modo capillare e proponeva ogni giorno alternative ghiotte per l’elettore di Centrodestra. Ora, oltre agli sprazzi della Lega e dei Fratelli d’Italia, gli unici che fanno davvero opposizione sono i grillini. Magari a modo loro, magari non sono simpatici. Ma sono i soli. Allora, se mi piace Renzi voto Renzi, al massimo Alfano se proprio il Pd non mi va giù, ma se non mi piace non voto più Forza Italia. Punto. Ma non solo. A furia di dire che il Pd é cambiato grazie a Renzi, all’ex cavaliere viene a mancare il principale collante anti-sinistra che gli ha dato il potere negli ultimi anni. La paura dei comunisti, la propaganda contro la sinistra che voleva il livellamento sociale, che attentava al prezioso gruzzolo guadagnato negli anni. Ora non c’è più. E quindi perché odiare la sinistra se é diventata così simile alla destra?Insomma. Renzi ha fatto un capolavoro. Riconoscendo Berlusconi lo ha indebolito fino ad annullarlo. Al resto ci ha pensato la magistratura. Anzi, ci ha pensato lui facendosi condannare. Perché impedirgli di attaccare le toghe vuol dire sottrargli l’altra arma che lo ha sempre caratterizzato. L’odio per i giudici. A questo punto cosa resta? Delle trovate di immagine, a esempio. Ma come competere con le donne giovani e belle capolista del Pd? Con i suoi che si sfilano o che rifiutano semplicemente le candidature? Cosa resta a Forza Italia che in tanti anni non ha prodotto figure nuove e non ha fatto crescere le sue? O, peggio, se le é fatte scappare. Vedi la Lorenzin o Lupi, per non parlare di Alfano. A questo punto gli resterebbe solo la sua grande capacità di vendere sogni. Ma anche a questo sta pensando Renzi. Cosa può promettere ancora? Le riforme le assicurano insieme. Gli ottanta euro in busta paga, fotocopia elettorale della gratuità dell’imu, li ha già garantiti, per ora a parole, Renzi. Resterebbero solo le promesse da euroscettici: se vinciamo usciamo dall’euro, magari. O andiamo in Europa a cantargliele. Ma non può farlo, stando nel PPE.É bloccato l’ex premier, insomma, anche dalle sue stesse mosse. Rischia lo scacco matto alle prossime elezioni mentre sconterà i servizi sociali. Il Centrodestra deve trovare un altro leader. Forse forse, Alfano non era così senza quid. Adriana Santacroce, Affari Italiani, 14 aprile 2014……………..La notte del 25 maggio sarà l’ora della resa dei conti fra gli italiani e Berlusconi. I risultati elettorali delle europee diranno se ancora il presidente Berlusconi gode della fiducia degli italiani, oppure se le sue vicende insieme alla pochezza di molta della sua clasae dirigente, centrale ed perfierica, vecchia e nuova, saranno riuscite a sconfiggerlo definitivamente.