CHRISTILLIN L’AMERICANA
Dopo aver letto la sua intervista di ieri sul «Corriere» mi verrebbe da chiedere alla signora Evelina Christillin: «ma perché, signora, non si decide a chiedere la cittadinanza americana?». Ecco infatti i consigli che la notissima primadonna della scena torinese dà a Walter Veltroni; nell’ordine: parlare il linguaggio di Al Gore; adoperare le immagini dei Kennedy, di Martin Luther King e di Marilyn Monroe «che hanno ravvicinato la nostra generazione alla tradizione democratica americana» (e noi poveri sprovveduti che invece continuavamo ad avere in mente un certo Roosevelt); infine far ascoltare a tutto spiano We shall overcome, e possibilmente commissionare a uno «Springsteen nostrano una canzone come Born in the Usa». Il tutto, manco a dirlo, «per restituire il sogno e l’identità alla sinistra»: sì, l’identità. Ma cara Christillin, non per apparirle insopportabilmente provinciale, ha mai sentito parlare nei suoi tanti viaggi di un posto chiamato Italia? Ernesto Galli Della Loggia - Corriere della Sera del 28 giugno 2007
P.S.Evelina Christillin è di Torino dove ha presieduto l'organizzazione dei giochi 2006, ed è sponsor di Veltroni.