di Ernesto Galli Della Loggia
E così, poiché finalmente lo scopre la sinistra, si scopre che l'acqua calda era davvero calda: cioè che tutto ciò che per decenni gli anticomunisti pensarono e dissero del comunismo era assolutamente vero. Restano aperte ancora un paio di questioni però: fecero bene gli anticomunisti a essere anticomunisti? O avrebbero fatto meglio a stare zitti, se non altro per non beccarsi gli epiteti e le insinuazioni che gli toccò beccarsi per tanto tempo? E ancora: chi è più degno di restare nella memoria civile del Paese? Chi, su una realtà storica centrale e su un punto decisivo di morale politica del XX secolo, disse la verità, o chi (qualunque fosse il motivo) non la disse? E dunque è più degno di restare nel nostro ricordo come testimone di verità Amintore Fanfani o Giorgio Amendola? Panfilo Gentile o Luigi Pintor? Lo so che a tanti piacerebbe promuovere tutti in nome dello storicismo o di che so altro. Ma è giusto? Le vittime, i milioni di vittime, sarebbero d'accordo?