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 CHE FINE FANNO I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA? Data: 06/03/2007
Appertiene alla sezione: [ Notizie dal comune ]
CHE FINE FANNO I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

La domanda è d’obbligo! A un mese circa di distanza dalla nostra “PRIMA PAGINA” dedicata alla raccolta differenziata e alla richiesta di conoscere a quali risultati abbia portato la installazione e l’attivazione delle 10 isole ecologiche super accessoriate nel territorio del nostro Comune, nessuno si è preoccupato di far conoscere, non solo a noi, ma sopratutto alla cittadinanza i livelli percentuali raggiunti nella raccolta differenziata, tanto sbandierata da questa amministrazione e dai suoi dirigenti.
L’installazione delle isole ecologiche, lo ricordiamo a noi stessi, è costata al Comune circa 170 mila euro, di cui 137 attraverso un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, pari al 10% di cofinanziamento comunale sull’intero importo la cui parte residua, cioè il 90%, è stato coperto dalla Comunità Europea, e altri 30 mila euro a totale carico delle casse comunali, necessari per la installazione delle isole ecologiche interrate.
Un fiume di danaro speso per installare le 10 isole ecologiche che pretende qualche spiegazione da parte delle autorità preposte, sia politiche che amministrative
Un fiume di danaro, quello speso dal nostro Comune, di gran lunga maggiore di quello speso dagli altri Comuni che pure hanno fatto parte del progetto, ma di misura stratosferica se lo si confronta con il danaro speso dal Comune di Castelbuono, 10 mila abitanti, in provincia di Palermo.
Qui, il sindaco, diessino, ha affidato la raccolta differenziata a quattro asine, avete capito bene, a quattro asine, acquistate per 4800 euro e il cui costo annuale di “manutenzione” è di 2000 euro cadauna, 8000 complessivamente.
Le asine, tre per volta, perché una rimane a riposto, guidate da un operatore ecologico, provvedono quotidianamente alla raccolta “PORTA A PORTA” dei rifiuti “differenziati”, depositati dai cittadini in sacchetti colorati a seconda della tipologia del rifiuto, con due cesta di legno sul dorso della capacità di 60 chili, che vengono scaricate, quando riempite, al centro di raccolta, da dove i rifiuti differenziati vengono prelevati da un apposito furgone.
Il sistema, ha dichiarato alla stampa il sindaco di Castelbuono, che ha dato grande risalto alla novità delle asine, ha consentito di raggiungere, in tre anni, una percentuale di raccolta di rifiuti differenziati pari al 42%, un livello da città del nord…Europa.
Non solo grazie alle asine, ci permettiamo di sottolineare, ma anche grazie al sistema del “porta a porta” che da sempre ci sforziamo di sostenere essere il più utile e conveniente.
E a Toritto a quali livelli siamo arrivati con le isole ecologiche che sono costate un mare di quattrini?
Abbiamo il diritto di chiederlo e di saperlo, e l’assessore all’ambiente, ha il dovere e l’obbligo di riferirlo, a noi, ai cittadini, e alle autorità.
Anche per smentire taluni malevoli secondo i quali la raccolta differenziata, almeno quella che i volenterosi si prendono la briga di fare, è tale solo al momento del deposito, perché, poi, pare, sempre secondo questi malevoli, che sia un unico furgone a prelevare i diversi tipi di rifiuti differenziati che finiscono poi coll’essere nuovamente mescolati insieme e insieme smaltiti.
Per smentire questa voce malevola, è necessario che l’assessore all’ambiente non solo dia i “numeri”, ma mostri anche le carte, dove i rifiuti vengono smaltiti, le bolle di consegne, le fatture, etc, etc, etc.
Rimaniamo in attesa di vederle le carte…..

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