Da domani sarà consultabile online, sul sito del Senato - www.senato.it - l'archivio di BETTINO CRAXI, il leader socialista morto ad Hammamet nel gennaio del 2000, dopo essersi volontariamnete esiliato in conseguenza della devastante azione persecutoria di cui era stato oggetto. L'archivio di Craxi contiene documenti, lettere, discorsi, appunti vari , intutto cirrca 400 mila documenti che raccontano 40 anni di vita politica italiana. Purtroppo mancano moltissime delle lettere personali che Craxi scriveva a mano e di cui non cnservava copia. Ma c'è la lettera che Craxi inviò a Pertini dopo il congresso socialista di Verona del 1984, per rivendicare l'orgoglio anticomunista del PSI, ragion per cui era oggetto dell'aggresisone del PCI, presagio di quello che sarebbe accaduto pochi anni dopo. E c'è la lettera di Amato, presidnete del Consiglio, che ancora si professava amico del "segretario" Craxi e c'è anche la letera di Silvio Berlusconi che lo ringraziava del decreto con il quale erano state riaccese le TV oscurate dalla Magistratura. Insomma uno spaccato reale dell'Italia nella quyale Craxi esercitò la sua azione di uomo politico e di statista. L'archivo è stato curato dalla figlia di Craxi, Stefania, deputato di Fiorza Italia.