Il manifesto comparso ieri l'altro sulla questione del piano regolatore è firmato dall'"Ulivo per Toritto" che è il logo della coalizione elettorale che vinse le elezioni amministrative del 2004. A prima vista sembrerebbe tutto regolare ma a leggere il manifesto tanto regolare non è. A difendere gli "inconsapevoli" amministratori dal loro fallimento nella vicenda del piano regolatore sono i partiti dell'Ulivo che sono DS e Margherita, i quali, come è noto, marciano, almeno a parole, verso il partito democratico; mancano gli altri partiti che insieme ai DS e alla Margherita costituiscono l'Unione, cioè, qui a Toritto, Rifondazione Comunista e UDEUR.
Questi partiti, anche di recente hanno firmato altri manifesti, con tanto di sigla e di logo. I loro loghi e le loro sigle, invece, mancano ora sotto il manifesto affisso ieri l'altro.
Per Rifondazione Comunista, che però non ha neppure un consigliere comunale, è la conferma che ha preso le distanze dalla maggioranza. Proprio sul Piano Regolatore ha manifestato contrarietà alle scelte della maggioranza e ha denunciato i ritardi della Giunta con due manifesti , a distanza di pochi giorni uno dall'altro. Più particolare è la posizione dell'UDEUR. Il partito di Mastella conta, secondo taluni, due consiglieri comunali nella maggioranza i quali scalpiterebbero da tempo per avere un posto in Giunta, tra l'altro, dicono, in ossequio ad accordi presi all'inizio della legislatura di un rimpasto a metà del cammino. La metà del cammino è stata raggiunta e doppiata, ma nessun assessore si è dimesso o è stato dimesso da Geronimo per fare posto ad uno dei consiglieri dell'Udeur. A sostegno dei quali sarebbe intervenuta nei giorni scorsi la segretaria provinciale e la segreteria regionale, sollecitando Geronimo ad un rimpasto in Giunta, per fare posto ad un consigliere "disoccupato". E poichè questo posto vacante non si è ancora liberato, i due consiglieri dell'UDEUR avrebbero, secondo i molti informati, deciso di non dare la loro "firma" al manifesto di ieri l'altro che alla fine è stato sottoscritto dalla sigla ormai in naftalina nel resto d'Italia e riesumata qui per l'occasione, appunto l'Ulivo per Toritto. Evidentemente la maggioranza non teme alcuna conseguenza dalla mancata assegnazione del posto in Giunta ad uno dei due consiglieri costituitisi in gruppo UDEUR. D'altra parte quando si può contare su 13 voti su 17 in Consiglio Comunale, se ne possono perdere tranquillamente due senza che la maggioranza tema di traballare.