Dopo le indiscrezioni sulla mancata "firma" dell'UDEUR in calce al manifesto prodotto dall'Ulivo per Toritto, cioè DS e Margherita, circola copia di una lettera inviata daidue consiglieri comunali del partito di MASTELLA con cui rivendicano il posto in giunta, come da "accordi di inizio legislatura". Nella lettera i due consiglieri denunciano però "risultati amministrativi più volte invocati e non ancora raggiunti...con un bilancio negativo dell'azione amministrativa" per la quale chiedono "discontinuità con l'impostazione fin qui seguita prima che scadenze improcastinabili, accompagnate da scelte non sempre fluide e non largamente condivise pregiudichino irrimediabilmente la posizione del centrosinistra torittese che inevitabilmente avvantaggerebbe le attuali forze di opposizione nella prossima competizione elettorale". Al di là del "politichese", di moda nella seconda come nella prima repubblica, i due consiglieri denunciano gli scarsi risultati conseguiti dalla Giunta Geronimo con scelte che sono state di pochi (due o tre al massimo!) e paventano prossimi insuccessi elettorali. Ovviamente i due dicono tutto ciò, finalizzandolo all'ottenimento del posto in Giunta, promesso "all'inizio della legislatura" e non ancora ottenuto perchè si continua a "privilegiare la logica dei numeri a quella della rappresentanza". Come andrà a finire, nessun lo sa. Certo è che se i due consiglieri fossero intellettualmente e politicamente "onesti" (chissà quale calunnioso significato tenteranno di attribuire a questa espressione certi pseudo dotti esperti della "familiare" arte dell'assestamento del proprio sedere al di là dei propri meriti), se. dicevamo, i due consiglieri fossero politicamente e intellettualmente "onesti" e fossero convinti di quel che hanno scritto, dovrebbero passare alla opposizione, per dissociarsi da chi profittando anche della loro acquiescenza ha trascorso buona parte del proprio tempo non a risolvere i problemi della nostra comunità ma ad occuparsi delle proprie cose, spesso danneggiando anche quelle degli altri. Ma per far questo ci vuol coraggio. Chi vivrà, vedrà.
