In occasione della Gioranta della Memoria dedicata all'Olocausto degli ebrei, l'avevamo detto. Se si vuole che la Giornata della Memoria non sia solo una fiera dell'ipocrisia occorre essere conseguenziali e combattere l'antisemitismo che fu la causa prima della shoah. E'passata appena una settimana dal 27 gennaio ed ecco che gran parte della sinistra italiana si è schierata con quanti,m nel mondo mussulmano, hanno chiesto di boicottare la Fiera del Libro di Torino quest'anno dedidcata all'editoria di Israele. Forse quualcuno ha dimenticato che le prime manifestazioni antisemite nella Germania nazista fu l'incendio delle biblioteche e il rogo dei libri non ariani. Forse qualcuno ha dimenticato che camicie brune iniziarono di lì la persecuzione degli ebrei che sarebbe diventata scientifica nel corso della guerra. Sono i libri, fonte del sapere e della cobnoscenza, i peggiori nemici dei fondamentalisti di qualsiasi colore, tendenza ed ideologia. E come si può concilaire la celebrazione della Giornata della Memoria con il boicottaggio della Fuera del Libro di Israele? Non è questa, appunto, la fiera dell'ipocrisia?