In Norvegia la trafila per candidarsi alle elezioni è severissima. Si apprende dal blog di una italiana lì emigrata e candidata per le elezioni del 2007 nel Fremskrittspartiet, cioè il partito liberale norvegese. Il suddeto partito non manda dei dilettanti allo sbaraglio a governare, neppure il più piccolo quartiere del più piccolo villaggio norvegese. A tutti coloro che vogliono candidarsi impone l'obbligo di frequentare corsi e seminari dove, tra l'altro, e sopratutto, si impara a gestire un bilancio di un comune, affrontando anche delle perfette simulazioni di interventi su autentici budget di spesa pubblica. Forse è chiedere troppo ai troppo facilmente candidati del nostro Paese, e delle nostre parti !, a molti dei quali parlare di bilancio è come parlare di astrofisica. Però l'idea non è del tutto sbagliata. Almeno un tempo, nella odiatissima prima repubblica, i candidati venivano selezionati da una lunga gavetta lungo la quale i bravi emergevano e gli inadatti venivano autonomamente esclusi; poichè ora si passa senza alcuna gavetta dai banchi degli inadatti ai primi della classe, almeno un pò di pre-preparazione eviterebbe le tante cattive e irrimediabili sorprese a cui il "nuovo" ci ha costretti.