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 ORIGINI STORICHE DEL ROCK Data: 06/04/2007
Appertiene alla sezione: [ Musica ]
ORIGINI STORICHE DEL ROCK DI PIERO SCARUFFI
(PRIMA PUNTATA)
Chuck Berry inventò il rock and roll nel 1955. Berry era un nero che suonava musica da neri, ma i tempi erano cambiati: i ragazzini bianchi degli stati nord-orientali ascoltavano il rhythm'n'blues, e i musicisti bianchi lo suonavano insieme alla musica country. Ben presto il business discografico capì che la musica dei neri poteva avere un mercato anche tra i bianchi e pregiudizi sociali e barriere razziali nulla potevano contro le forze del capitalismo. Il successo del rock'n'roll fu fulmineo. L'industria musicale lanciò idoli bianchi come Elvis Presley, ma i veri eroi erano quelli come Chuck Berry, che meglio simboleggiavano la sinergia tra il cantante e il suo pubblico. I rocker neri, ed alcuni di quelli bianchi, rappresentavano lo spirito ribelle dei giovani e il bisogno di una colonna sonora per i loro sogni di anticonformismo. Il loro impatto si rivelerà duraturo, ma le loro carriere furono effimere. Per un motivo o per l'altro, smisero tutti di registrare in breve tempo. Il rock'n'roll fu ereditato dai cantanti bianchi, come Elvis Presley, che spesso presentavano brani composti da musicisti di colore poco noti. I rocker bianchi diventarono via via più moderati, facendo così venir meno la vera ragion d'essere del rock and roll. Buddy Holly fu il principale rocker bianco dei tardi anni '50, mentre la commistione con elementi country portò alle armonie vocali degli Everly Brothers e al rock strumentale di Duan Eddy.
Il malessere giovanile torno', anche se in misura assai minore, quando i cantanti folk nelle loro canzoni iniziarono a parlare dei problemi del sistema. I ragazzi che non si erano identificati con le storie di poverta' di Woody Guthrie, si identificarono invece con i testi sulla guerra in Vietnam e sui diritti civili. Bob Dylan fu probabilmente il musicista più influente di quel periodo, guidò l'assalto al sistema con canzoni semplici e testi poetici, un'intera generazione credette in lui e seguì i suoi sogni. La musica diventò espressione delle ambizioni dei giovani.
Nello stesso tempo la storia della musica rock commerciale aveva preso una curiosa piega dopo essere approdata in California: i Beach Boys inventarono il "surf rock". La musica surf altro non era che rock'n'roll, ma con un'aggiunta: armonie vocali piuttosto sofisticate. In California c'era un'idea particolare di ciò che il rock and roll doveva essere: una musica per i momenti di divertimento in spiaggia e alle feste. Le armonie vocali dei Beach Boys, ponte naturale tra rock e doo-wop, si rivelarono essere un ottimo sistema per l'esaltazione dell'aspetto melodico all'interno della canzone rock, un aspetto che i rocker neri, con il loro ruggito enfatico, solitamente sacrificavano.
Era giunto il tempo perché qualcosa cambiasse, ma serviva ancora un elemento catalizzatore.
Il "Mersey-beat" cambiò per sempre la storia della musica. Il Mersey-beat proveniva dal niente, ma si portava dietro il potere della storia. La Gran Bretagna aveva avuto una scena musicale pidocchiosa per tutti i Sixties. Per lo più, i rockers inglesi scimmiottavano Presley. La Gran Bretagna non si identificava con il rock and roll, non apprezzava quelle sue attitudini "ribelli", non si divertiva ai suoi ritmi frenetici. In altre parole, quindi, il seme era già stato piantato. La Gran Bretagna ebbe una scena alternativa prima degli Stati Uniti: i blues clubs. Per tutti gli anni '50, in Inghilterra spuntavano blues clubs ovunque. Londra ne era l'epicentro, ma un po' tutte le maggiori città inglesi avevano la loro dose settimanale di blues. Diversamente dalla controparte rock, che era costruita attorno a meri imitatori, il cosiddetto British blues contava su veri innovatori che plasmarono la materia blues fino a farla diventare qualcosa di diverso. Cominciò una metamorfosi che trasformò il blues in musica "bianca": si enfatizzavano i ritornelli epici, si velocizzavano le chitarre ritmiche di Chicago, le parti cantate venivano smorzate perché il suono fosse più operatico, si flettevano i cori, si aumentavano gli arrangiamenti organistici e si aggiungevano armonie vocali. In pochi anni, i musicisti di british blues si trovavano a suonare qualcosa di profondamente sentito, come era il blues americano, ma con una potenza che nessun altro aveva sulla Terra.
Agli albori dei Sixties, i veterani di quella scena, o, se si preferisce, i discepoli, portarono alla formazione di bands come i Rolling Stones, gli Yardbirds e gli Animals. I Rolling Stones divennero "la" sensazione a Londra e registreranno i singoli che ebbero il maggior successo. Gli Yardbirds erano il gruppo più sperimentale di tutti, e furono il ginnasio di tre tra i migliori chitarristi di sempre: Eric Clapton, Jeff Beck e Jimi Page. Dalle loro ceneri nacquero due gruppi blues, i Cream e i Led Zeppelin, che in pochi anni, rivoluzionarono di nuovo la musica rock.
Liverpool era l'eccezione: non ebbe una scena alternativa ma un pugno di gruppi più commerciali. Il produttore George Martin fu il demiurgo che creò l'intera scena, insieme a Gerry And The Pacemakers e i Beatles, il gruppo che avrebbe poi avuto un successo mondiale. Le facce pulite e sorridenti dei ragazzi di Liverpool creavano un aspro contrasto con l'animalismo del blues selvaggio dei club del circuito underground. Ma i due fenomeni erano complementari. La "Beatlemania" rubò il momento di grazia che stava vivendo la musica blues e capì presto come convertire quella musica in un'attrazione di massa. Era nato il Rock come business.
I gruppi più influenti della seconda generazione furono i Kinks e gli Who. Entrambi registrarono concept-album e "rock opera" che parafrasavano l'operetta inglese nel linguaggio della musica rock. Ma, mentre i Kinks proponevano del rock melodico, gli Who, con le loro chitarre maniacalmente amplificate, puntavano ad un futuro più rumoroso e meno ingentilito. I Rolling Stones, i Kinks e gli Who rappresentano la triade rock di metà anni '60 che influenzerà per decenni intere generazioni di gruppi rock. Gli Who componevano canzoni autobiografiche sulla gioventù selvaggia e frustrata. I Rolling Stones scrivevano canzoni autobiografiche sui punk decadenti della classe operaia. I Kinks componevano vignette realistiche sulla vita ordinaria dell'Inghilterra borghese. Tutti e tre insieme hanno dato un affresco completo dell'epoca nella quale vivevano.
Cream e Led Zeppelin pagarono la loro quota del debito quando cominciarono a suonare un blues decisamente rumoroso. I lunghi solo dei Cream e i riff veloci dei Led Zeppelin crearono l'epitome dell'"hard rock".
The impact of British electricity on the American scene was equivalent to an earthquake. Kids embraced electric guitars in every garage of the United States and started playing blues music with a vengeance.
On the East Coast it was Dylan again who led the charge. His first electric performances were met with disappointment by his fans, but soon "folk-rock" boomed with the hits of the Byrds and Simon And Garfunkel.
Il movimento psichedelico che si stava diffondendo per tutto il paese in qualche modo si unì con l'ondata di rock elettrico e con i movimenti di protesta. Diventarono tutt'uno a New York e a San Francisco. I Velvet Underground e i Fugs fecero del rock and roll un'operazione intellettuale.
Nella West Coast tanto San Francisco quanto Los Angeles reagirono al boom del rock and roll in un modo tipicamente eccentrico. San Francisco, che stava diventando la mecca degli hippies, profuse l'"acid-rock", e Los Angeles, il cui milieu aveva già prodotto innumerevoli danni letterari e cinematografici, profuse Frank Zappa e Captain Beefheart, due dei più influenti musicisti del secolo. Zappa e Beefheart registrarono alcuni dei dischi tra i più sperimentali di sempre ever e fecero del rock and roll un'arte seria e maggiore. Le bands San Francisco, guidate dai Jefferson Airplane e dai Grateful Dead, si avvalevano di complesse armonie e di jams improvvisate, con le quali avvicinarono la musica rock agli eccessi intellettuali del jazz. Blue Cheer e Quicksilver spianarono la fondazione dell'hard-rock.
il rock psichedelico si diffuse per tutto il paese, fino a riversarsi in Gran Bretagna. Ben presto l'America produsse i Doors e l'Inghilterra i Pink Floyd, due bands la cui influenza sarà gigantesca. La psichedelia texana restò nell'anonimato, ma gruppi come Red Crayola erano "avanti" per il loro tempo. Anche Detroit restò ai margini del giro principale, comunque sia gli MC5 e gli Stooges fecero fare un passo in più allla musica rock sulle scale del rumore.
Il boom della musica rock negli Stati Uniti fece resuscitare il blues. Jimi Hendrix e Janis Joplin divennero stars, e innumerevoli musicisti di blues bianco riempirono i clubs di Chicago e di San Francisco. La Band, i Creedence Clearwater Revival e i Doobie Brothers raggiunsero nuove frontiere nella rivisitazione delle tradizioni della musica bianca e nera. Nel sud questo revival portò alla nascita del "southern rock" e gruppi quali gli Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd.
La musica country era sempre monopolio di Nashville, ma molti artisti la univano alle meditazioni orientali, all'improvvisazione jazz e alla libertà del rock. Sandy Bull, Robbie Basho e John Fahey suonavno lunghi pezzi strumentali che potevano competere con le ambizioni della musica d'avanguardia.
Nel frattempo, la black music stava avendo una sua metamorfosi. Il Soul assunse la forma di una musica festatiola con il catalogo della Tamla Motown tra cui le Supremes, e il rhythm and blues mutò in un genere febbrile , il "funk", grazie alle spettacolari oscenità di artisti come James Brown.
In Gran Bretagna, la musica rock prese più di un sentimento europeo con i movimenti psichedelici nati al di fuori dei clubs. Canterbury divenne il centro del rock più sperimentale. I Soft Machine furono il gruppo più importante del periodo, dando alla musica rock una tinta jazz che sarà ispirazione del "progressive-rock". Tra i musicisti eccentrici e creativi che nasceranno dall'esperienza Soft Machine ci saranno Robert Wyatt, David Aellen, e Kevin Ayers. La loro eredità sarà ben presente in altre bands di Canterbury come gli Henry Cow, non meno creativi e improvvisatori.
Il Progressive-rock tagliò via l'energia del rock e la rimpiazzò con l'intelletto. Traffic, Jethro Tull, Family e più tardi i Roxy Music svilupparono una miscela di soul-rock che avava poco in comune sia con il soul che con il rock and roll: lunghe jams convolute, accenti jazzati, e arrangiamenti barocchi deragliarono dalla forma-canzone. King Crimson, Colosseum, Van Der Graaf Generator, i primi Genesis, Yes cominciarono a suonare brani sempre più complessi, teatrali ed ermetici. Gli arrangiamenti diventarono sempre più complessi, gli strumentisti sempre più virtuosi. Spesso venica adoperata una strumentazione elettronica. Bonzo Dog Doo Dah Band, Third Ear Band e Hawkwind crearono generi per i quali, al tempo, non esistevano nomi (cabaret decadente, world-music e hard rock psichedelico).
Il paradigma si allargò presto all'Europa continentale, che partorì i suoi primi grandi gruppi rock: Magma, Art Zoyd, Univers Zero.
Anche i folksingers britannici sembravano sempre più intellettuali francesi che cantastorie vecchia maniera. Il folk revival dei Sixties fu in gran parte opera di tre gruppi: i Pentangle, i Fairport Convention e gli Incredible String Band. Ma attorno a quelli, vivevano cantanti/cantautori come Donovan, Cat Stevens, Nick Drake , John Martyn, Syd Barrett e Van Morrison che stabilirono dei nuovi standard di espressività musicale per temi intimistici.
Gli anni '60 furono in definitiva l'era "classica" della musica rock. I principali sotto-generi del rock furono coniati in quel decennio. Il paradigma della musica rock, intesa come polo "alternativo", in contrapposizione alla musica pop commerciale, fu stabilito proprio negli anni '60. Le sperimentazioni selvagge permisero ai musicisti rock di esplorare una gamma di stili musicali che in pochi avvicinarono prima del 1966. Captain Beefheart e i Velvet Underground crearono addirittura un diverso tipo di musica rock dentro la musica rock, un diveso paradigma dentro il nuovo paradigma, uno che influenzerà musicisti alternativi per decenni. Non i giganti Bob Dylan e Jimi Hendrix, ma umili musicisti come Captain Beefheart, i Velvet Underground e Red Crayola sono forse i veri eroi dei Sixties.

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