L’Aula della Camera ha dato il via libera ieri all’istituzione del «giorno della memoria» delle vittime del terrorismo. La proposta è stata approvata con 420 sì, 46 astenuti (Prc e Pdci) e un voto contrario. Il provvedimento, già approvato al Senato, indica nel 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, la giornata nella quale attraverso cerimonie commemorative e momenti di riflessione nelle scuole saranno ricordate tutte le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. L’astensione dei gruppi parlamentari dei Comunisti italiani e del Prc e il voto contrario dell’onorevole Caruso hanno attirato gli strali dell’ex ministro Carlo Giovanardi che parla di «atto politico molto grave, soprattutto per la pretestuosità delle motivazioni addotte». Secondo il deputato Udc «negli interventi dell’estrema sinistra sono riaffiorate le teorie del doppio Stato e della repressione “militare” del terrorismo, come se si fosse trattato di due parti in guerra, mentre da un lato c’era chi difendeva lo Stato democratico e dall’altro assassini, vigliacchi e stragisti».