la Camera ieri ha votato un emendamento alla legge sul conflitto di interessi che costituisce un vero e proprio atto di killeraggio contro Berlusconi perchè tenta e a renderlo ineleggibile o a vendere le sue attività. Il tentantivo già denunciato ieri dall'on., Cicchitto è stato oggetto di precise e dure dichiarazioni che lo stesso on. BERLUSCONI ha rilasciato ieri a Trapani dove si trova in visita per le elezioni amministrative. Il leader di Forza Italia ha infatti detto:
"Questo disegno di legge sul conflitto di interesse è soltanto un provvedimento di killeraggio nei confronti degli oppositori". "Questo disegno di legge - ha spiegato - sarebbe l’ulteriore dimostrazione di volontà di eliminare il più pericoloso concorrente e cioè il leader dell’opposizione, e cioè me stesso. Quindi - ha proseguito Berlusconi - credo che farà molto male alla sinistra questa volontà, se attuata fino in fondo, perché gli italiani si renderanno conto di come questa sinistra voglia agire per eliminare gli avversari politici" Berlusconi quindi ha ricordato: "Hanno tentato con la via giudiziaria e finora gli è andata male e adesso ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un’impresa e abbia perciò fatto bene nella vita, anche procurando lavoro agli altri, di dedicarsi alle cose della politica e dare il suo apporto al governo del Paese".
"Il blind trust non sta né in cielo né in terra" "Vogliono fare come il sistema americano ma noi non siamo in America, siamo in Italia e le cose funzionano in maniera diversa. Quello che loro mettono come dato, che uno debba vendere tutto ed affidarsi a un signore che possa fare delle sue sostanze ciò che vuole, è una cosa che francamente non sta né in cielo né in terra".
Sulla situazione politica l'on. BERLUSCONI ha ricordato che "Siamo in testa ai sondaggi per demerito del governo" "Per demerito di questo governo i sondaggi ci danno un vantaggio che va dai 10 a i 15 punti. Oggi comincia la campagna elettorale - ha detto - per le elezioni amministrative che interessano quasi 12 milioni di elettori. Dunque, è un fatto importante dal punto di vista della politica locale, ma anche dal punto di vista della politica nazionale". E, rispondendo alla domanda di un giornalista se queste elezioni abbiano una valenza nazionale, ha ribadito: "Sì, credo che abbiano una certa importanza". Anche se ha sottolineato che "le situazioni locali sono diverse, ci sono gli amministratori locali e non si può generalizzare un risultato locale verso una situazione nazionale. Ma certamente ci saranno delle indicazioni di cui la politica terrà conto".
Sullo stesso problema sono intervenuti il coordinatore nazionale di Forza Italia on. Bondi el'on. Ronconi dell'U.D.C.
Bondi: Prodi impegna il governo e la sua maggioranza nella battaglia sul progetto Gentiloni, cioè una legge ad personam contro Berlusconi e contro Mediaset, solo perché così si ricompatta la sua maggioranza, da Diliberto a Di Pietro, da Bosetti ai centri sociali, oltre che la Repubblica e il Corriere della Sera". "Ci chiediamo soltanto se questo sia giusto, se corrisponda agli interessi del nostro Paese e se vi sia ancora qualche voce libera e coraggiosa nello schieramento della sinistra e nel costituendo partito democratico per evitare un errore e per fermare uno scontro che non giova a nessuno".
Ronconi: "Sul conflitto di interessi la maggioranza è in balia della sinistra radicale. Ormai il blind trust, seppure inapplicabile ed inutile in Italia, è divenuto il feticcio della sinistra, la supposta arma letale per selezionare una classe politica esclusivamente proletaria. Su questa irragionevolezza la sinistra radicale continua a ricattare i partner della maggioranza. L’Udc continua a proporre la soluzione alternativa del negozio fiduciario, strumento che evita l’esproprio dei beni, oltre a ritenere inaccettabile l’istituzione di una ennesima Authority con costi aggiuntivi, nuove indennità faraoniche e nuove assunzioni".