E' un piccolo libro di Andrea UNGARI - Editrice Le Lettere - dedicato ad un giornalista eclettico, a cui tra l'altro si deve il famoso motto "Mussolini ha sempre ragione", oppure l'aforisma secondo il quale "le mamme dei cretini sono sempre incinte". Longanesi, tra l'altro fondatore di numerosi giornali, da Omnibus, fondato tra il 1937 e il 1939, chiuso per ordine del Duce per il suo tono ironico e caustico nei confronti del regime fascista, al settimanale "il Borghese", (anticipatore della formula su cui hanno poi fondato la loro fortuna PANORAMA e L'ESPRESSO) fondato nel 1950, dopo la guerra, e dopo che Longanesi aveva partecipato attivamente alla campagna elettorale del 1948 a fianco della DC con cui però finì col polemizzare proprio attraverso le pagine del Borghese.
Il libro di Ungari ripercorre proprio l'impegno di Longanesi negli anni del dopoguerra attraverso la rivista "Il Libraio", fondata nel 1946 a cui collaborarono "penne" di prestigio, da Montanelli ad Alberto Moravia, sino a Giovanni Ansaldo con cui Longanesi strinse un sodalizio che sarebbe durato sino alla morte, nel 1957, e con cui stampò e diffuse nella campagna elettorale del 1948, scontro epocale tra la libertà e la dittatura, manifesti e libri, tra cui quello del profugo russo Kravcenko "Ho scelto la libertà" e un opuscolo antiastensionista che fu distribuito capillarmente dai Comitati Civici e dalla Dc. Di questo e di altro racconta il libro di Ungari di cui consigliamo la lettura a chiunque volglia approfondire la conoscenza di Leo Longanesi.

UN CONSERVATORE SCOMODO.LEO LONGANESI DAL FASCISMO ALLA REPUBBLICA di Andrea UNGARI - Editrice Le Lettere.