Stamattina Prodi ha rilasciato alla stampa una dichiarazione che non fa rabbia, fa solo ridere. Ha detto che avendo risanato i conti, ora l'Italia è diventata un'altra. A parte che i recenti miglioramenti dell'economia italiana non sono da attribuirsi ai pochi mesi di governo di PRODI, tra l'altro intervallati anche da una crisi di governo, e da un ramo del Parlamento che praticamente non si riunisce a causa dei numeri, parliamo del Senato, ma sono il frutto delle attività poste in essere dal governo Berlusconi, Prodi sa di dire una macroscopica bugia e sa anche che il miglioramento registrato dagli organismi internazionali è del tutto slegato dalla sua azione di governo, così come sa che il boom delle entrate non è certo frutto di sue iniziative legislative ma solo la conseguenza di una precedente e oculata politica delle entrate programmata dal ministro Tremonti e dal governo di centrodestra. Ma Prodi è bravo ad attribuirsi meriti che non ha e a disconoscere i grandi, incontrovertibili demeriti che si è guadagnato sin dai tempi dell'IRI a cui lo volle la DC, ora definitivamente seppellita dai becchini dell'ex PPI.