L'on. lusetti della Margherita ha chiesto al presidente della Camera Bertinotti di assicurare una corsia preferenziale alla proposta di legge presentata dall'UDC intesa a ripristinare il voto in condotta nelle scuole italiane. L'on. Lusetti ha preso spunto dai pił recenti episodi di bullismo nelle scuole per ricordare che il voto in condotta č stato abolito nel 1999 e da allora i ragazzi vengono giudicati a prescindere dalla loro condotta e dal comportamento che essi tengono nella scuola e nelle aule. Eppure, argomenta Lusetti, trovandoci completamente d'accordo, se la scuola deve formare l'individuo ai valori della convivenza e quindi al rispetto per gli altri, va da sč che uno studente deve essere giudicato non solo per il profitto ma anche per come si pone nei confronti dei comaagni e degli insegnanti, specie da quando la scuola viene considerata una specie di zona franca dove tutto č permesso. Siamo d'accordo e speriamo che Bertinotti non voglia intrecciare sull'argomento qualche sofisticato teorema per dire di no, magari argomentanto che il voto in condotta č razzista e discriminante per le classi povere dove, secondo un luogo comune, l'educazione non č di casa. Invece, la maleducazione e la volgaritą non hanno classe, anzi, se vogliamo, sono le ultime interclassiste del nostro tempo.