“Sulla sanità pugliese il ministro della Salute e il Parlamento dovrebbero compiere una riflessione seria, anche alla luce delle dichiarazioni che la stessa Livia Turco faceva a febbraio 2005 in piena campagna elettorale, chiedendo la convocazione del Parlamento per discutere di un presunto “caso Puglia" e accusando chi governava all’epoca di far pagare ai cittadini pugliesi sulla propria pelle uno scellerato piano sanitario". Lo ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia della Puglia, On. Raffaele Fitto, intervenendo in aula alla Camera per conto del gruppo azzurro, nel dibattito sul caso Castellaneta, aperto dalla informativa del ministro della Salute Livia Turco.
“Oggi – ha detto Fitto – a fronte di una tragedia che conta otto morti sembra quasi che si faccia finta di nulla. Le responsabilità penali saranno giustamente accertate dalla Magistratura, ma quelle politiche non si possono trascurare. Lo sa Lei ministro – ha detto Fitto – che per dichiarazione degli stessi esponenti della sinistra pugliese e tarantina il direttore generale della Asl di Taranto è stato rimosso dal Presidente della Regione non per la tragedia di Castellaneta ma per un feroce scontro politico interno alla sinistra tarantina? Lei, ministro – ha detto Fitto – lunedì scorso è venuta in Puglia e non è andata a Castellaneta, ha detto e ha ripetuto oggi in quest’aula che ha preferito non farlo per evitare strumentalizzazioni elettorali, noi crediamo invece che Lei avrebbe dovuto annullare tutti gli impegni elettorali che ha puntualmente svolto lunedì in Puglia in compagnia di candidati Sindaci e andare solo a Castellaneta".
Poi ha concluso: “Le ricordo che la sanità pugliese a cui lei ad ottobre 2006 aveva dato voto 8, non solo è la stessa di questa tragedia, ma è quella che ha regalato a questo governo 290 milioni di euro di debiti solo nel 2006 e ad oggi è governata dallo stesso piano sanitario che lei ha duramente contestato nel 2005".