Buone notizie per gli utenti del cellulare che si reano all'estero. Il Parlamento Euopeo ha fissato i tetti dei costi delle telefonate all'estero con i cellulari, riducendoli sensibilmente. Ecco i particolari.
Il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria oggi a Strasburgo, ha approvato il testo di compromesso concordato con il Consiglio Ue sulle nuove norme comunitarie che ridurranno fino al 70% le attuali tariffe della telefonia mobile in roaming. Le nuove tariffe saranno adesso approvate dal Consiglio Ue all'inizio di giugno e potranno entrare in vigore entro l'estate.
Il testo adottato oggi è frutto di un accordo raggiunto il 15 maggio scorso nel 'trilogo' fra Europarlamento, presidenza di turno del Consiglio Ue e Commisione europea. L'approvazione finale da parte dei ministri dei Ventisette potrà intervenire al Consiglio delle Comunicazioni del 7 giugno, a Lussemburgo. Il nuovo regolamento europeo, dunque, potrà entrare in vigore già alla fine di giugno, secondo quanto aveva auspicato il commissario Ue alla Società dell'Informazione, Viviane Reding, all'atto della presentazione delle proposta, all'inizio dell'estate scorsa.
I tempi di applicazione previsti sono rapidissimi, rispetto a quanto avviene normalmente per la legislazione Ue: trattandosi di un regolamento, e non di una direttiva, non sarà necessario trasporre le nuove norme negli ordinamenti nazionali dei Paesi membri con leggi apposite. Il regolamento entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. E solo un mese dopo, gli utenti potranno chiedere alle società di telefonia mobile di applicare le tariffe regolamentate. Tre mesi dopo, il passaggio a queste tariffe 'europee' avverrà automaticamente per i clienti che non abbiano espressamente scelto di conservare le condizioni previste dal proprio abbonamento precedente. In pratica, già all'inizio di agosto sarà possibile farsi applicare, su richiesta, i 'tetti' europei alle chiamate effettuate o ricevute all'estero.
Il testo approvato dall'Europarlamento, sulla base della relazion dell'austriaco Paul Ruebig (Ppe) prevede che nel 2007 il costo massimo di una chiamata effettuata con il proprio telefono cellulare dall'estero, in qualunque paese Ue, dovrà essere pari a 49 centesimi di euro al minuto, mentre per le chiamate ricevute, sempre in regime di roaming all'estero, il 'tetto' stabilito a livello comunitario sarà di 49 centesimi. Nel 2008 dovrebbero scattare nuove eurotariffe, ancora più basse, pari rispettivamente a 46 e 22 centesimi, che verrebbero poi ridotte ulteriormente nel 2009 a 43 centesimi per le chiamate effettuate e a 19 per quelle ricevute.
Una terza tariffa regolamentata a livello Ue, riguarda i costi 'all'ingrosso' (ovvero quel che paga l'operatore del paese di provenienza dell'utilizzatore del roaming a quello del paese ospite'): il testo approvato oggi prevede un tetto di 30 centesimi, che verranno ridotti a 28 nel 2008 e a 26 nel 2009 (le cifre indicate non comprendono l'Iva).
L'Assemblea di Strasburgo per favorire il compromesso, ha dovuto cedere su alcune delle proprie posizioni iniziali che proponevano tariffe e condizioni più favorevoli ai consumatori rispetto a quelle del Consiglio Ue. Va notato, tuttavia, che anche con questi 'cedimenti' dell'Europarlamento le nuove eurotariffe abbasseranno di molto il prezzo del roaming per i cittadini europei, che è calcolato in media attorno a 1,15 euro al minuto per le chiamate effettuate.