I ROSSONERI PORTANO A CASA IL TROFEO DALLE GRANDI ORECCHIE PER LA SETTIMA
VOLTA NELLA LORO STORIA
Strada per Atene. Questo era il motto degli ultras della curva sud arrivati
in massa nella città greca per sostenere i propri bignamini in questa
ennesima impresa che ha regalato alla squadra di via Turati il settimo
sigillo europeo nella più prestigiosa competizione calcistica continentale.
Strada per Atene è stato un motto per rappresentare un sogno, un desiderio
tanto atteso dalla tifoseria milanista dopo la sonante batosta di Istambul
ai calci di rigore.e sogno è stato. La partita è stata particolarmente
sentita dalla squadra italiana che psicologicamente aveva più timori per una
nuova sconfitta che avrebbe senza dubbio provocato qualche sconvolgimento a
livello di organico.
Ma fortunatamente non è stato cosi. Atene per il Milan è senza ombra di
dubbio una città magica e fortunata in quanto proprio in quel campo ,in
quello stadio,anche se ultimamente ristrutturato per le olimpiadi del 2004,
il Milan di Fabio Capello si laureò campione d'Europa nel 1994 con la sonate
e maestosa vittoria sul Barcellona di Joan Crujff per 4-0 con reti di
Massaro(doppietta) Desailly e del genio Dejan Savicevic. Questa senza ombra
di dubbio non verrà ricordata come la finale più bella disputata dal milan,
nulla in confronto a quella perfetta opera di genio calcistico che fu quella
finale del 1994, ma dal punto di vista emotivo e psicologico rappresenta
qualcosa di importantissimo non solo dopo l'incubo di Istambul, ma
soprattutto dopo una stagione travagliata da innumerevoli infortuni,
l'anticipata preparazione atletica che ha sconvolto tutti i piani di
gestione dell'organico in prospettiva campionato,la sfortuna che si è
accanita a suon di pali e traverse in una serie indimenticabile di partite
negative che ha portato il Milan sull'orlo del baratro. Ed è proprio dal
quel quasi fallimento che ha visto il Milan classificato quint'ultimo in
campionato alla sosta natalizia, che la squadra di Ancelotti ha cominciato a
recuperare punti in classifica, fiducia nei propri mezzi, convinzione sui
traguardi da raggiungere e soprattutto sostegno dei propri tifosi. Tutto
questo non sarebbe potuto accadere se alle spalle non ci fosse stata una
società che ha sempre sostenuto l'allenatore, il suo operato e le sue
scelte,non mettendo mai in discussione nessuno,nemmeno i giocatori più
contestati(vedi Dida, Oliveira e Seedorf) e anzi dimostrando una encomiabile
fiducia nei loro confronti con parole sempre positive e soprattutto con i
fatti(rinnovo contratti per Dida e Seedorf per altri tre anni).
Fondamentale in questo senso è stata, senza ombra di dubbio, la preparazione
di Malta, che ha dato forza e smalto al motore rossonero andando a
recuperare le falle atletiche formatesi per la preparazione anticipata per
il preliminare di Champions League contro la Stella Rossa. Importantissimi
in questo senso sono stati gli acquisti di Oddo e Ronaldo(anche se
quest'ultimo non ha potuto giocare in Champions in quanto gia sceso in campo
in questa competizione con il Real Madrid)nel mercato di riparazione
invernale senza contare i recuperi in difesa di Nesta ,dopo il grave
infortunio alla spalla e la lunga riabilitazione a Miami, Kaladze e l'eroe
di Atene super Pippo Inzaghi.
È stata la vittoria di chi come Ancelotti non si è arreso mai ed ha sempre
creduto nelle capacità e nelle potenzialità di questo Milan anche nei
momenti in cui nessuno avrebbe scommesso una lira sull'approdo in finale ad
Atene( dichiarazione di Gennaro Gattuso).
Questo Milan ci piace perché rappresenta un po'la vita di ognuno di noi. Ci
rappresenta nelle difficoltà di ogni giorno, nei problemi che ci portano
allo sconforto, alla tristezza, alla rassegnazione, ma se si combatte, se si
lotta con tutte le proprie forze con convinzione e con dedizione si può
superare qualsiasi ostacolo sportivo e non,per risorgere dal nulla proprio
come il Milan,proprio come un'araba fenice.
Si',il milan, un'araba fenice sulla strada per Atene.
DAVIDE REGINA