La gravissima interferenza del viceministro VISCO, diessino, sulla Guardia di Finanza e delle pressioni esercitate dallo stesso Visco sul generale Speciale, comandante generale della Guardia di Finanza perchè alcuni ufficiali superiori, "rei" di aver indagato sul caso UNIPOL, fossero traqsferiti, si è conclusa questa sera con la altrettanto gravissima decisione del governo del sig. Prodi, democratico a 124 carati, di "licenziare" il gen. Speciale e di nominare un nuovo comandante dei finanzieri. E' vero che Visco ha rinunicato alle delega sulla Guardia di Finanza, ma resta al suo posto nonostante le gravissime responsabilità politiche e morali, se non penali. La decisione del govenro è stata oggetto di aspre critiche da parte della CASA DELLE LIBERTA' che questa sera ha emesso un durissimo comunicato a firma di Berlusconi, Fini, Cesa e Bossi che denuncia i clima di emergenza democratica per il paese. Il passo indietro di Visco, evidentemente concordato con Prodi, è servito a Di Pietro a giustificare il ritiro della mozione antiVisco presentata dal suo partito al Senato e altrettabnto hanno fatto gli iper ulivisti Mnzionne e Bordon. Questi e Di Pietro hanno peduto una buion aocasione per dimostrare che il loro spesso rivendicato rispetto per la legalità si disperde nel mare grande della convenienza politica e non solo. Il caso Visco infine dimostra quale considerazione abbia lo stesso Prodi della legalità e del rispetto delle regole e infine dimostra che anche le parole del presidente della Repubblica, apparso oggi in TV per celebrare in anteprima la festa della Repubblica, circa la necessità di un confronto civile fra maggioranza e opposizione, cadono nel vuoto, mentre ilsuo richiamo al rispetto delle regole è solo esercizio retorico cui non corrisponde alcun atto concreto da parte della maggioranza che lo ha eletto. La Casa delle Libertà, ricompattatasi in questa vicenda, come sanno fare quelli che davvero hanno a cuore il bene comune, faccia tesoro di questa esperienza ed eviti di considerare questo governo o parte di esso affidabile interlocutore. Nel DNA di questo governo e della sua maggioranza prevale e lo si è visto la prepotente propensione alla violazione delle regole e alla partigiana tutela della propria parte comunque e nonostante tutto.