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 TASSE COMUNALI: BRUTTE NOTIZIE Data: 18/01/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Lo sblocco delle addizionali di comuni e regioni previsto dalla finanziara di Prodi, annullerà gli effetti della manovra finanziaria e per i redditi medi sono previsti aumenti di circa 350 euro all’anno.
Un passo avanti e due all’indietro. Per chi sperava in un alleggerimento della pressione fiscale arriva la legge del gambero. Gli sconti della Finanziaria rischiano di bruciarsi sull'altare delle finanze locali.
L’amara sorpresa arriva dai comuni e dalle regioni che in larga maggioranza hanno deciso di aumentare le addizionali Irpef e l’Irap.
I risparmi per i redditi medio bassi saranno assorbiti dalle crescita delle aliquote comunali e regionali. Per gli altri, i nuovi aumenti si aggiungono a quelli già previsti con le nuove aliquote sul reddito.
Ciò si desume da una panormaica di quanto è già successo.
Dieci Regioni su venti hanno già deciso di aumentare l’Irap e l’addizionale Irpef per coprire i deficit della sanità.
Se la passano decisamente male i cittadini di Bologna, colpiti da una sequela di aumenti. La giunta di Sergio Cofferati ha portato l’aliquota dallo 0,4 allo 0,7% e, nello stesso tempo, la Regione Emilia Romagna ha ritoccato le aliquote (dall’1,1 all’1,4%) per racimolare 200 milioni di euro al fine di contenere il deficit sanitario e di costituire il fondo destinato alla non autosufficienza.
Brutte notizie anche per i cittadini romani. La giunta Veltroni ha portato l’aliquota dallo 0,2 allo 0,5%. Previsto un mini sconto dell’Ici sulla prima casa: aliquota si riduce dal 4,9 al 4,6 per mille, mentre quella per la seconda casa passa dal 6,9 al 7 per mille.
Dalla Regione non sono previsti nuovi aumenti, ma solo perché, l’anno scorso, l’addizionale, per fare fronte all’impennata della spesa sanitaria, erà già schizzata ai livelli massimi previsti dalla legge. Tra l’altro c’è il forte rischio che gli aumenti non siano sufficienti per fare quadrare il bilancio. Ipotesi che, se si verificasse, costringerebbe la Regione Lazio a superare i tetti nazionali fissati all’1,4% per l’addizionale e al 5,25% per l’Irap
Ai piedi delle Alpi la musica non cambia. A Torino, il comune ha annunciato l’intenzione di ritoccare l’aliquota comunale sui redditi portandola allo 0,5% (ora è allo 0,3%).
Controcorrente Milano. La giunta meneghina ha deciso, anche per il 2007, di non introdurre un’addizionale Irpef. E anche la Regione Lombardia non ha fatto ricorso alla leva fiscale, le addizionali rimangono fissate ai livelli del 2002, mentre ha concesso sconti Irap per gli operatori del non profit che forniscono prestazioni sanitarie.
Purtroppo l’esempio lombardo difficilmente troverà seguito. Molte città, medie e piccole, hanno già annunciato di voler aumentare il prelievo
E a Toritto, cosa accadrà? Nei prossimi giorni sapremo le decisioni della giunta di centro sinistra ma è facile prevederlo.

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