Voi da soli non ci avreste mai pensato, e invece dovete sapere che «l'uomo è il principale responsabile del rivolgimento climatico», sebbene «l'uomo può anche essere la soluzione». E come? Semplice: «cambiando modo di produrre e di consumare energia», e cioè «promuovendo l'innovazione tecnologica e la dematerializzazione dell'economia, frontiere obbligate per continuare a competere nel mondo globalizzato». Non solo, ma - due piccioni con una fava - così ubbidirete anche a «un imperativo morale: verso le generazioni future, certo, e verso il sud del mondo». Dunque bando alle chiacchiere: bisogna decidersi a «costruire un mondo senza più miliardi di affamati e diseredati»; insomma «serve una politica nuova». Solo in questo modo potremo «dare senso nel XXI secolo all'idea di progresso». Così, sulla Stampa di sabato, Walter Veltroni: in furba sintonia con il solito evento mediatico («Live Earth»), e con il suo proverbiale realismo per ciò che riguarda il che fare qui e ora. Ernesto Galli della Loggia (dalla rubrica Il Calendario del Corriere della Sera).