A Bari la raccolta dei rifiuti differenziati si farà porta a porta
Il servizio di gestione differenziata dell'immondizia partirà dal 2009 e coinvolgerà tutta la città di Bari e non solo il quartiere Japigia come è ora. Nel dimenticatoio i cassonetti
BARI – Tutta Bari nel 2009 sarà servita tramite il servizio di raccolta differenziata porta a porta. «E' intenzione dell’amministrazione comunale di Bari estendere il sistema di raccolta differenziata porta a porta da Japigia ad altri quartieri della città fino a coinvolgere l’intera cittadinanza entro il 2009». Così l’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile del Comune di Bari, Maria Maugeri, ha spiegato il suo programma sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Anche il capoluogo pugliese cerca di dimenticare i cassonetti e punta quindi sul sistema che si sta sperimentando nel quartiere di Japigia da febbraio 2006. Un meccanismo che sembra vincente anche al Nord come al Sud.
«Al momento dell’ insediamento dell’attuale amministrazione, nel luglio 2004 spiega Maugeri – a Bari la raccolta differenziata sfiorava l’8%, mentre a fine 2006 si è attestata intorno al 18%. Un dato che, seppur lontano dal 40% previsto dalla legge, testimonia un’importante inversione di tendenza resa possibile dallo sforzo dell’amministrazione comunale per sensibilizzare i cittadini ai temi dell’ambiente, della salute e di uno sviluppo sostenibile». La crescita del 10% secondo l’assessore di Bari si deve in primo luogo all’avvio del «porta a porta», da poco più di un anno. Nel quartiere interessato, Japigia, «attualmente il dato medio di raccolta differenziata tocca il 44% – spiega Maugeri – con punte, in alcune zone, del 70%»
I cittadini vengono incentivati a Bari a fare la differenziata, anche dal punto di vista economico. «Per premiare i comportamenti virtuosi e stabilizzare il processo – afferma Maugeri – l'amministrazione comunale ha inoltre stabilito che ai cittadini di Japigia che effettuano la raccolta differenziata sarà applicata una riduzione sulla Tarsu nella misura del 10% già sul corrente anno di imposta». Inoltre, «per venire incontro alle maggiori spese e sostenere gli investimenti necessari ad estendere ad altri quartieri della città – conclude l’assessore di Bari – il sistema di raccolta differenziata porta a porta l’amministrazione comunale ha anche aumentato il contratto di servizio dell’Amiu di 6 milioni di euro. E il quartiere che nei prossimi mesi sarà interessato dall’estensione del sistema di raccolta porta a porta è Poggiofranco, che per tipologia urbanistica consente il coinvolgimento e il monitoraggio di grandi condomini cittadini».
Sin qui l'articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno a proposito degli indirizzi forniti dall'assessore al'ambiente del Comune di Bari circa la volontà della Gkiunta Emiliano di estendere all'inero territorio della città l'esperimento che sinora ha riguardato solo il rione Iapigia: la raccolta differenziata per essere vincente deve essere fatta porta a porta. A confrto di questa decisione i dati snocciolati dall'assessore: il 2porta a porta2 ha fatto crescere la raccolta differenziata dall'8 al 18 %. Non è una sorpresa per noi che il porta a porta lo abbiamo sostenuto da sempre, anche sulla scorta delle notizie che vengono dal Nord Italia dove la raccoltadifferenziata tocca percentuali altissime proprio grazie al sistema del porta a porta.
Nella stessa edizione di oggi della Gazzetta del Mezzogiorno, a questa notizia se ne è aggiunta un'altra sempre in materia di raccolta differenziata: la Regione ha premiato i Comuni pugliesi virtuosi: naturalmetne fra questi non c'è il nostro Comune. E come poteva esserci con il solo 5% di raccolta differenziata ragggiunto nel 2006, nonostante gli aquiloni gialli e blu sistemati in paese e costati come è a tutti noto ben 1.300.000 euro? E' stato, come abbiamo più volte scritto e sostenuto, uno spreco vergognoso di risorse pubbliche, un buttare dalla finestra soldi di tutti, per varare una inziaitiva che era destinata al fallimento come i fatti hanno dimostrato. E insistere da parte della giunta Geronimo è atto di stupidità politica: prenda atto Geronimo e compagni che quella degli aquiloni è stata una scelta sbagliata e corrano ai ripari, scelgano anch'essi la strada della raccolta porta a porta se davvero vogliono conseguire risultati utili, per un verso, a ridurre i costi - altissimi - di smaltimento dei rifiuti e conseguetnemente le tasse, e per altro verso contribuire a ridurre l'impatto ambientale che lo smaltimento dei rifuiti determina.