Tutit i giornali hanno dato ampio risalto alla notizia che l'Agenzia delle Entrate ha inflitto una maxi multa da 1,6 miliardi di euro al finanziere Emilio Gnutti che insieme ai suoi compari della finanziaria lussemburghese BELL non ha pagato tasse in Italia per l'operazione di vendita a Tronchetti Provera della Telecom. Ovviamente tutti abbiamo gioito per la notizia che sembrava fatta a posta per rassicurare i contribuenti onesti italiani che le tasse le pagano sino all'ultimo centesimo e che se le vedono aumentare proprio a causa delle maxievasioni come quella di Gnutti. Solo che la notizia č una non notizia come sanno bene gli esperti degli stessi giornali che hanno dato la notizia. La societā Belll č una societā lussemburghese, di uno stato che fa parte della U.E. e che fa il mestiere di concorrente fiscale degli stati inefficienti come l'Italia. In Lussemburgo Gnutti e compagni hanno pagato le minuscole somme a titolo di tasse sulla operazioone fatta in Italia e in Lussemburgo presenteranno i loro ricorsi che come in tanti altri casi precedenti finiranno per essere oggetto di una infinita trafila di giudizi che alla fine consentiranno ai multati di non pagare neppure un euro. Alla faccia dei contribuenti italiani ai quali rimarrā solo la faccia da finto sceriffo di Visco che le mani in tasca le mette solo a loro.