Gira per il nostro paese uno pseudo "procuratore extra giudiziario" da cui è consigliabile stare alla larga, chiamando, nel caso, i carabinieri.
A molti cittadini, ex utenti di aziende di servizio, Enel, Telecom etc, sono pervenute citazioni dinanzi al giudice di pace di Roma per presunti crediti che queste aziende vanterebbero per utenze cessate da anni, talvolta da un decennio. La questione è stata spesso trattata e denunciata dai mass media, da ultimo dalla trasmisisone televisiva "mi manda Rai 3". Pseduto società di recupero crediti che spesso sono delle vere e proprie associazioni a delinquere, hanno ottenuto chissà come elenchi di utenze cessate per le quali è rimasta insoluta, spesso, anzi sempre, all'insaputa degli stessi utenti, l'ultima bolleta, pochi euro, o poche miglia di lire. Spesso si è trattato di bollettte tecniche, emesse per mere ragioni di ordine contabile, neppure trasmesse all'utenza cessata. E spesso queste bollette risultano essere state dichiarate inesigibili nei conti profitti e perdite delle rispettive aziende. Ciònondimeno, le società di recupero crediti, nella totale indifferenza degli organi di polizia e della Magistratura, indirizzano ai malcapitati utenti richieste di pagamento, maggiorando i modesti importi originari e peraltro non dovuti nell'ordine di centinaia di volte. Sono molti quelli che cascano nella rete e pagano. Quelli che non pagano, anche a distanza di anni, si vedono recapitare citazioni dinanzi al giudice di pace di Roma. Anche questo è un raggiro che andrebbe perseguito dalla Magistratura. E' legge che la citazione va fatta dinanzi al giudice di pace del luogo di residenza del presunto debitore. Invece il legale della società di recupero crediti, anche'egli complice di questa evidente organizzzione criminosa, cita il debitore dianzi al giudice di Roma dove normalmente ha sede la società. Chi riceve la citazione, spesso decide di pagare la somma richiesta per evidenti ragioni logisitiche...andare a Roma, mettere l'avvocato, etc, è troppo oneroso, per cui spesso decide di pagare, con tutte le conseguenze che ciò comunque comporta. E' per indurre proprio a tale decisione che le società di recuperio crediti, che sinora nessun magistrato ha perseguito penalmente, hanno inventanto il "procuratore extragiudiziario". E' un signore abbastanza distinto che si presenta a casa del malcapitato di turno, sotto il cui naso sventola la copia della citazione, gli domanda se ha nominato il legale per farsi assistere dinanzi al giudice di pace altrimenti rischia di fare un viaggetto a vuoto in quel di Roma, sventola anche un foglietto con notizie che riguardano l'utente e poi quatto, quatto propone di chiedere lì la faccenda con una transazione della somma rivendicata dalla società presunta creditrice. A questo punto è bene chiamare i carabinieri per vedere il suddetto procuratore scappare a gambe levate.