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 INCOMBE IL RISCHIO DI UN IINVERNO AL FREDDO E A BRINDISI SI BLOCCA IL RIGASSIFICATORE Data: 12/09/2007
Appertiene alla sezione: [ Dal Territorio ]
Mentre la stampa di questi giorni ha dato ampio risalto alla drammatica notizia secondo cui la penuria delle fonti energetiche italiane rischia di lasciare al freddo l'intera Nazione nel prossimo inverno, a Brindisi si esulta per la notiza del TAR che accogliendo il ricorso della Provincia ha annullato gli atti che avevano consentito i lavori del rigassificatore del porto di quella città. Per chi non abbia domestichezza con la materia, il rigassificatore è l'impianto che consente di riportare lo stasto fisico di un fluido dallo stato liquido a quello gassoso, per poterlo immettere nelle condotte di distribuzione. In questo caso permette di riportare a stato gassoso il gas proveniente dall'Ageria trasformadolo in gas metano che alimenta i nostri impianti di riscaldamento. Siamo alle solite. Pretestuose e burlesche preoccupoazioni ambientali rischiano di arrecare danni incalcolabili alla gente, alle attività produttive, al Paese. Dopo i danni provocati dalla irresponsabiole rinuncia all'utilizzazione della fonte atomica o nucleare che dir si voglia, di ventanni addietro, nonostante che tutti ormai sanno che le centrali nucleari sono ai nostri confini, si continua imperterriti sulla strada della irresponsabile "tutela" ambientale che spesso nasconde la tutela di ben nascosti ma altrettanto mascroscopici interessi economici. Nè basta che il buon D'Alema, oggi a Bari, alla Fiera del Levante, con la solita sua ironia abbia rimarcato, a proposito degli impianti di smaltimento dei rifiuti, che "è bene confrontarsi, ma poi si deci8da e si facciano gli impianti di smaltimento alternativi alle discariche". Bravo D'Alema, ma queste cose intanto è bene che egli le dica al suo collega di governo, quel Pecoraro Scanio che prorio in questi giorni presiede una conferenza nazionale sull'ambiente in cui discettano di ambiente non gli scienziati, ma i sindacalisti, e poi D'Alema che non è un inzellacchere qualsiasi ma è ora Ministro degli Esteri, ieri presidente del Consiglio, sempre uno degli uomini di punta della sinistra italina di governo, le imponga con la stressa fermezza con cui le dice a chi può e deve realizzarle. Altrimenti il Sud, specie il Sud, dove l'emergenza ambientale è maggiore che altrove continuerà ad essere secoli indietro al nord e sopratutto continuerà ad essere fonte di ricchezza per la criminalità organizzata che nel settore dei rifiuti e delle discariche ci sguazza.

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