I ticket per il Pronto soccorso e per le visite specialistiche sono i provvedimenti più odiosi tra tutte le oltre sessanta nuove tasse introdotte dalla Finanziaria di Prodi. È uno dei risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi Sintesi di Mestre, in esclusiva, per conto dell’Associazione Nazionale Circolo della Libertà. Il dossier è stato presentato venerdì mattina (26 gennaio) a Roma, nel corso di una conferenza stampa dalla presidente dell’Associazione Nazionale Circolo della Libertà, Michela Vittoria Brambilla.
Ancora più del bollo auto, i cittadini italiani mostrano irritazione per quella che viene percepita come una vera e propria iniquità. Soprattutto il ticket di 10 euro per le visite specialistiche viene bocciato dall’80% degli intervistati. La nuova tassa sulla salute è percepita come una tassa contro la prevenzione. Infatti il 70% degli italiani lo scorso anno ha fatto ricorso a tali prestazioni sanitarie per una esplicita attività di prevenzione. Quella stessa prevenzione che viene richiesta e auspicata, anche per abbattere i costi del sistema sanitario. «Una doppia assurdità e una doppia ingiustizia» sintetizza Michela Vittoria Brambilla, che ha registrato l’adesione di Uil, Cisl, dei sindacati dei medici e dell’associazione dei consumatori Adusbef in questa battaglia che i Circoli della Libertà hanno promosso fin dall’inizio di gennaio
La sonora bocciatura dei ticket si innesta su un giudizio negativo sulle prestazioni del sistema sanitario nazionale. Il 68,5% degli intervistati è insoddisfatto. E il 25% dichiara di non volersi più rivolgere al sistema pubblico, sia per i tempi di attesa delle visite specialistiche, sia perché con il nuovo balzello introdotto dalla Finanziaria del governo di centrosinistra i costi si fanno molto vicini a quelli del privato. Nonostante ogni italiano versi 1650 euro all’anno per finanziare il sistema sanitario pubblico.
La sfiducia degli italiani si allarga anche alle motivazioni della nuova tassa-ticket. Solo il 30% crede che i proventi di questa tassazione finiscano per migliorare il sistema sanitario. L’altro 70% è certo che finiscano nel calderone della spesa pubblica. Quella spesa pubblica che per i due terzi degli intervistati è il vero problema non affrontato dalla Finanziaria di Prodi. Nel sondaggio la metà degli italiani crede che le nuove tasse della manovra 2007 non fossero necessarie per risanare i conti pubblici.
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