Mikhail Gorbaciov è stato l'ultimo potentissimo capo della superpotenza sovietica, segretario generale del PCUS e capo del Poltburo. Deposto da una congiura di papazzo e cacciato via da Eltsin, almeno è riuscito a salvare la pelle e a non finire i suoi giorni in qualche sperduto villaggio siberiano come capitò a tanti sfortunati nenmici del comunismo. Lui, almeno, ha solo da guadagnarsi da vivere. Ultimamente la sua foto campeggia su una doppia pagina pubblicitaria di grandi settimnali di moda. Gorbaciov, l'uomo della glasnost sovietica e della perestroika, appare nella foto sdraiato sui sedili di una limousine che sfiora quelche pare essere 8ironia della sorte) il Muro di Berlino: accanto a sè ha una gfrande borsa di Luois Vuitton. Cosicchè Gorbaciov, l'ultimo dei comunisti, per campara si è messo a fare la propaganda per le cose lussuose e per l'economia di mecato. E poco importa che parte del suo compenso, lui dice, sia stato devoluto in beneficienza. Resta il simbolo dela fallimento di una ideologia che riuscì solo ad ammazzare milioni di uomini senza pagare il fio delle sue colpe. E resta la prova della grande presa in giro che i pochi epigoni di quella tragedia perpetuano contro i gonzi che ancor ci credono: da Bertinotti a Diliberto, da Vendola a Gordano, tutti vivono nel lusso dei loro superstiupendi e quando anche dovessero cessare non macherà loro qualche occasione per guadagnare soldi facendo propaganda al lusso cui non accedono i gonzi che li votano.