A che servono le Provincie? Nessuno lo sa ma tutti sanno che costano 17 miliardi l'anno, quanto un èpaio di finanziarie "leggere". Dovevano essere abolite dopo la istituzione delle Regioni a statuto ordinario, cioè diopo il 1970, ma da allora sono passati quasi 40 anni, e le Provincie invece di essere eliminate, prolificano. E insieme alleProvincie, prolificano gli uffici periferici dello stato che esistono in ogni provincia che si rispetti. E cos' aumetnao le Prefetture, le Questure, gli uffici del Genio Civile, gli ispettorati del lavoro e gli uffici provionciali del lavoro e i provveditorati agli studi, e cos' via istituendo, per cui ai 17 miliardi del costo degli enti Proincie, vanno aggiunti i costi, che nessuno si è presala briga di acceertare, di tutto ciò che ruota intorno ad ogni singola Provincia. E sempre senza sapere a quali compiti attendono le Provincie. Per quel che se ne sa si occupa di strade (provinciali, perchè in Italia le strade sono classificate tra strade comunali,provinciali, stali, autostrade, e di ciascun tipo di strrada si occupa un ente diverso....) e di manutenzione delle scuole superiori, cosa di cui potrebbero occuparsi o l'ANAS (per le strade) o i comuni per le scuole. Invece no. Si tiene su per questi importanti compiti il barraccone della Provincia. La legge finaziaria per il 2008 ha previsto anche per le Provincie una cura dimagrante, riducendo anche per loro il numero dei consiglieri e quello degli assessori, ma è una cura del tutto insufficiente, visto che i costi della Provincia non solo solo quelli, pur esagerati (un consigliere provinciale di Bari percepisce dai 3 ai 4000 euro al mese, per poche ore al mese che dedica al suo incarico) dei "politici" ma quelli ben più esorbitanti di ciò che gira intorno alla provincia. Ecco perchè la Provincia che non è nè un ente di programmazione, nè un ente di gestione, nè un ente intermedio fra i due, ma solo un ente inutile andrebbe abolito con un semplice e unico articolo di legge: "a far data dal 4 ottobre 2007 le Provincie sono abolite". Il giorno dopo ci dimeticheremmo tutti che siano mai esistite. Ma ci sarà a Roma un governo e un parlamento capaci di fare una cosa tanto intelligente quanto semplice? La domanda rimane senza risposte.