PER RENDERE GIUSTIZIA AI VIVI PER RESTITUIRE MEMORIA AI MORTI
E’ dal 2004 che si celebra in Italia il Giorno del Ricordo. E' stato istituito con legge dello Stato per ricordare le migliaia di italiani, di istriani, dalmati, fiumani, uomini, ragazzi, donne, vittime della barbarie omicida che tra il 1943 e il 1945, e anche oltre, insanguinò quelle terre.
I partigiani comunisti, agli ordini del maresciallo Tito, durante le fasi conclusive della guerra, diedero la caccia agli italiani di quelle terre, uccidendone a migliaia, spesso gettati vivi nelle foibe, tipiche cavità carsiche dell’Istria, stuprarono le donne, non si arresero neanche dinanzi ai bambini. E tanti altri, ben 350 mila, furono costretti a lasciare la loro terra e esuli dovettero rifugiarsi in altre parti del Paese, molti furono costretti ad emigrare.
Per oltre 50 anni, come già era accaduto per l’eccidio di Cefalonia, l’Italia del secondo dopoguerra preferì nascondere la terribile vicenda degli esuli istriani, le migliaia di vittime dell’odio etnico dei comunisti slavi, la tragica realtà delle foibe.
Negli anni del dopoguerra solo gli esuli chiedevano giustizia per i morti, invocavano la ricerca dei cadaveri, la riabilitazione dei tanti che furono trucidati dietro il paravento comodo ed ignobile della guerra al nazifascismo, benché molti fossero stati assassinati dopo la fine della guerra e la sconfitta del nazifascismo.
Sono stati necessari ben più di 50 anni perché il Parlamento italiano rendesse giustizia ai vivi, restituisse Memoria ai Morti.
Dal 2004, finalmente, ciò ha luogo ogni anno, nella giornata del 10 febbraio, benché non manchino le ipocrisie di taluni, come quella che si coglie nel manifesto di circostanza fatto affiggere dal Comune di Toritto nel quale l'estensore omette, volutamente!, di indicare chi siano stati i responsabili delle foibe e della uccisione di migliaia di uomini, donne e ragazzi.
Noi rendiamo omaggio alle Vittime delle foibe, agli esuli istriani, dalmati e fiumani, pubblicando in “prima pagina” un commovente documento del “Comitato 10 febbbraio” costituitosi dopo la istituzione del Giorno del Ricordo, il quale ha anche curato il saggio
“IL RUMORE DEL SILENZIO”, breve storia delle foibe e dell’esodo dei 350 mila istriani.
Per leggere il saggio "IL RUMORE DEL SILENZIO"
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