A.G.S.D. TORITTO: Inaspettato ripescaggio.

Lunedì 15 Ottobre, come un
fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia del ripescaggio del team di
pallacanestro torittese nel Campionato di Promozione Maschile.
Ormai,
dopo i vari tentativi per risalire dal purgatorio della Prima Divisione
al campionato di serie D, nonostante il tentato gemellaggio con una
squadra altamurana, nessuno ci sperava più visto le ultime annate che
sono state completamente disastrose, sia dal punto di vista sportivo
che dal punto di vista amministrativo.
Ma da sabato 27 Ottobre si
comincia a fare sul serio, con l’inizio del campionato, sicuramente di
un livello molto superiore a quello disputato la scorsa stagione
sportiva, che ha visto una squadra in balia delle onde dopo le pesanti
sconfitte subite da squadre sicuramente più inferiori ma molto più
determinate.
Si spera che la compagine bianco-azzurra sia
competitiva, magari con qualche nuovo innesto e con un buon allenatore,
che sia capace di portare il basket torittese a livelli importanti come
quelli dei primi anni ’90.
Diverso è anche lo staff dirigenziale che
vede alla presidenza la bandiera Dino Rotunno, vice-presidente Nino
Servedio, mentre Vito Turtolo, dopo anni di presidenza anonima si è
dovuto accontentare del ruolo di Cassiere.
Manca poco all’inizio del
campionato e non si hanno certezze sulla squadra che affronterà questo
ostico torneo.
Si parla di giovani molto promettenti che indosseranno
la casacca dell’A.G.S., ma per adesso la squadra rimane traghettata da
Franco Vero e Rocco Turtolo, i veterani indiscussi di questo team.
Dispiace per il mancato rientro di buoni giocatori, tutti torittesi,
quali Lionetti, Sabino, il talento Regina, che hanno preferito
allontanarsi da Toritto per le incomprensioni avvenute con l’allora
presidente Turtolo.
Sperando che la squadra possa raggiungere grandi
traguardi, un “in bocca al lupo” alla nuova dirigenza, sperando che sia
molto più seria e molto più vicina ai tifosi, e alla squadra, che ci
metta passione e tanta voglia di vincere, per far sognare un paese che
i sogni ormai se li è dimenticati.


Gianluca Nicolardi