Il ministro per le poltiche ambientali, il verde Pecoraro Scanio, dopo aver fatto ridere mezzo mondo a proposito dei danni in atto al clima mondiale, smentito dagli scienziati e dai studi seri del settore, č tornato a sproloquiare, questa volta in materia di risorse energetiche. Sfidando non tanto il ridicolo, che questo non lo scalfisce pių di tanto, ma le voci autorevoli degli esperti del settore, ha sentenziato che gli italiani non vogliono il nucleare, basandosi su un sondaggio all'amatriciana. Per di pių sič lasciato andare a sostenere che il nucleare č na fonte pericolosa e costosa, mentre tali non sarebbero le altre fonti che lui predilige, quelle eoliche, solari e fotovoltaiche. Chissā perchč tutti i paesi maggiormente industrializzati utilizzano l'energia atomica che č una energia "pulita" e a basso costo, mentre guardano con scarso interesse ad altre fonti alternative, sia per i costi, sia per la bassa produzione di energia. Solo in Italia non si riesce a distinguere l'energia atomica utlilizzata per fini pacifici da quella per scopi bellici. Del resto solo l'Italia, grazie ai verdi e a personaggi come Pecoraro Scanio non decolla l'alta velocitā e sono ferme opere infrastrutturali che hanno permesso a Paesi fortemente indietro rispetto all'Italia di sopravanzarla nell'arco di un quindicennio. Valga per tutti la Spagna, governata dai socialisti prima e dopo l' intermezzo "popolare", che ha avuto uno sviluppo eccezionale, utiklizzando tutte le risorse possibili, evitando che inutili feticci ne intralciassero la crescita. Ma in Spagna i Pecorarto Scanio, che pur ci sono, non hanno poteri interdittivi come in Italia.