"Sono certo che il Capo dello Stato non si prestera’ a giochi di parte e a manovre di palazzo". Lo ha affermato Silvio Berlusconi il quale parlando a Milano ad un convegno dei Liberaldemocratici ha ribadito l’assoluta necessarietà delle elezioni e sottolineato che la "democrazia e’ in pericolo per il fallimento del governo Prodi e della sua maggioranza. Questa sinistra e’ strutturalmente inabilitata a governare e per questo bisogna ricorrere alla sovranita’ popolare".
"Ho avuto colloqui con molti senatori con i quali ho parlato della situazione politica del nostro Paese. A loro ho spiegato che se in futuro sono intenzionati a fare ancora politica, nello schieramento in cui si trovano ora difficilmente potrebbero farla". Il voto non solo e’ necessario "perche’ e’ in pericolo la democrazia", ma anche perche’ piu’ Prodi resta e "la prossima volta sara’ ancora piu’ difficile governare per riparare i danni fatti da un governo in balia di una minoranza estrema , antagonista, anticapitalista, massimalista, antistato, radicale, anti-Stati Uniti, antieuropea. Una sinistra antitutto".
Ritornando sulle parole di Veltroni che sabato aveva annunciato che il Pd ha un consenso pari al 38%, Berlusconi ha replicato: "Stanno dando i numeri". Anche sull’intera operazione del Partito democratico e sulla costituente di ieri non si e’ risparmiato nelle critiche: "C’e’ stato un punto alto di comicita’ nel vedere come qualcuno, che e’ in politica da 35 anni, si presenti e venga recepito, per esempio dall’Unita’, come la nuova politica. E’ l’indice della capacita’ di modificare la realta’ da parte della sinistra". Ma il Cavaliere non e’ rimasto indifferente all’iniziativa presa da Ds e Dl di dar vita ad una sola, grande forza politica. Un partito unico, in grado di unire le diverse anime della coalizione, resta il suo sogno, nonostante i no ricevuti dagli alleati. "Il partito unico e’ il sogno che intendo realizzare. E’ un sogno che voglio si trasformi in realta’. La federazione non e’ il passo finale".