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Il rinvenimento di alcune tombe risalenti al V - IV secolo a.C., testimonia la presenza sul territorio, dove ora insiste Toritto, di un nucleo abitativo con annessa necropoli già in epoca peuceta.Nei secoli successivi anche Toritto seguì le stesse sorti di Altamura con un progressivo decadimento dovuto al fatto di essere stato tagliato fuori dalle nuove vie di comunicazione che si andavano affermando.
E' in periodo tardo medievale che si documentano nuovamente testimonianze di una ripresa dell'urbanizzazione del territorio.
Feudo normanno nell'anno mille ( a quest'epoca si fa risalire il nucleo primordiale del castello), con la rinascita della vicina Altamura nel XIII secolo, entrava nella sua sfera di influenza economica, giuridica ed ecclesiastica.
A quest'epoca risale la riedificazione del Castello che si erge sulla piazza (ora Vittorio Emanuele) e che era la dimora del Duca.
Fino alla fine del XV secolo Toritto passò di feudatario in feudatario fino al 1493 quando fu acquistato dal nobile Stefano Pignatelli e rimase proprietà di questa famiglia fino al 1592 quando divenne feudo dei della Tolfa. A loro si deve l'ingrandimento del Castello. Nel XVII secolo ai della Tolfa subentrarono i Telesio.
Tra la fine del '700 a l'inizio dell’800 si edificarono nuovi palazzi, nacquero nuovi piccoli quartieri, si costruirono nuove strade o si allargarono quelle già tracciate. La strada dell'oliva dolce, oggi via Ettore D'Urso é uno degli esempi più belli di sistemazione urbanistica del '700, con gli ampi marciapiedi sui quali stendere le mandorle al sole, ponendo le premesse per la definizione del nuovo moderno assetto di Toritto.
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