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 UN REATO GIA' CONDANNATO DALLA STORIA Data: 29/10/2007
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Il capogruppo dell'UDC alla Camera dei Deputati, Luca Volontè, ha reso noto l'intendimento di presentare una proposta di legge perchè venga previsto nella Costituzione il reato di apologia del comunismo, come già previsto per il fascismo.
Ci sembra quella di Volontè una proposta che arriva tardi. A condannare il comunismo e a rendere reato la sua apologia ci ha già pensato la storia. Il comunismo è morto e sepolto da decenni, sconfitto dalla sua incapacità di governare i popoli che ebbero la sfortuna di cadere nelle sue grinfie e che riuscirono a liberarsi dalle sue catene pagando un tributo di sangue immenso, il cui costo totale è ancor oggi sconosciuto. Certo ci sono popoli che ancora vivono sotto la schiavitù del comunismo, dalla Cuba castrista alla Cina postmaoista, ma è assai vicino il momento in cui anche quei popoli ritroveranno la loro libertà. E poi ci sono Paesi dove ancora ci sono quelli che inneggiano alla rivoluzione di ottobre e al sol dell'avvenire: purtroppo ci sono sempre cretini che credono che a mezzanotte splende il sole come altri cretini che credono che a mezzogiorno splendi il sole. Uno di questi Paesi è il nostro dove i postcomunisti, senza aver pagato dazio per le colpe commesse dal comunismo nel più assordante silenzio dei suoi pretoriani, si sono riciclati e occupano posti di potere e di comando invece di espiare per le colpe commesse. Ma anche per loro il giudizio della storia non è nè tenero nè di comodo. E non cìè bisogno di scriverlo nella Costituzione, giacchè è scritto nelle coscienze del popolo.

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