LA CORTE DEI CONTI INDAGA SULLO SPEPERO DI DANARO PUBBLICO A SFONDO CLIENTELARE NELL’ENTE PROVINCIALE
La Magistratura Contabile ha bacchettato la Provincia di Bari, avendo accertato che nel 2005 il Conto Consuntivo non ha rispettato il Patto di Stabilità sforando il tetto di ben 57 milioni di euro.
Il Patto di Stabilità è un meccanismo di controllo della spesa pubblica adottato per spingere le Amministrazioni a contribuire ai sacrifici per far rientrare l’Italia nei coefficienti stabiliti dal Trattato di Maastricht.
Stando così le cose, la Provincia di Bari, nell’anno successivo, 2006, non poteva assumere dipendenti e contrarre mutui e necessitava di ridurre la spesa del 10%.
Purtroppo, però, l’Ente ha disatteso le indicazioni sopra menzionate, ed il Collegio dei Revisori dei Conti, nella Relazione accompagnatrice il Rendiconto, ha riportato una serie di rilievi che evidenziava una quadro negativo della contabilità.
L’Amministrazione Provinciale non ha, comunque, tenuto conto della relazione, nonostante una mozione di una denuncia alla Corte dei Conti inoltrata dal sottoscritto.
I chiarimenti forniti dai Dirigenti dell’Ente non hanno convinto la Magistratura Contabile ,nonostante due audizioni ed integrazioni documentali, che ha confermato con provvedimento n° 14 dell’11.04.07 il mancato rispetto del Patto di Stabilità.
Questo ha comportato per l’Ente una riduzione delle spese correnti pari ad euro 14.427.458,00 con la quasi certezza che non sarà rispettato il Patto anche per il 2007.
Per cercare di mettere in ordine le voci di spesa, la Provincia ha nominato un avvocato che, con un parere pro-veritate ( come contropartita di una parcella per un affidamento di incarico ingiustificato) ha dichiarato che il Patto di Stabilità è stato rispettato e, pertanto, in conseguenza afferma che è possibile utilizzare l’Avanzo di Amministrazione.
Continua, così, la gestione allegra della Sinistra alla Provincia di Bari caratterizzata dal clientelismo e menefreghismo.
Lo sperpero di danaro pubblico è quotidiano.
I Sinistri sono tanto bravi nell’inventarsi nuove sigle partitiche quanto nel dissanguare gli Enti dove amministrano.
Eppure non succede loro mai nulla?
Perché?