La senatrice Franca Rame, eletta nel partito di Di Pietro, si č dimessa dall 'Italia dei Valori e si č iscritta al gruppo misto del Senato, in attesa, lei dice, di dimettersi entro l'anno, disgustata, lei dice, della politica. Staremo a vedere, visto che la Rame, moglie di Dario Fņ, ex brigatista nero, diventato mangiafascisti e grazie a questo insignito del Premio Nobel per la letteratura ( lo stesso attribuito, nell'ordine, a Giosuč Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, per fermarci agli italiani destinati alla immortalitą come Fņ č destinato all'oblio) č la decima volta che annuncia le sue dimissioni che puntualmente non dą. Altro dimissionario d'eccezione č Willer Bordon, uomo di tutte le stagioni, e di una moltitudine di partiti (PCI, Radicali, Pds, Italia dei Valori, Alleanza Democratica, Margheita, e qualche altro) che ha annunciato le sue dimissionmi da senatore e la sua candidatura a sindaco di Roma. Vedremo che fine farą l'annuncio. Si č dimesso per davvero invece Daniele Capezzoni, radicale, deputato della Rosa nel Pugno e presidente della Commisisone Attivitą Produttive della Camera in quota radical-socialisti. E' da quest'ultima carica che si dimesso Capezzoni non condividendo pił la posizione dell'Unione, mentre non ha lasciato la carica di deputato e si č iscritto al gruppo misto della Camera. Si dice che č il transito obbligatorio prima di sbarcare in nuovi lidi politici.
